Recuperati ben 1500 kg di PFU dai fondali siracusani
Il mare non è una discarica e gli PFU abbandonati illegalmente sono rifiuti permanenti che diventano trappole per la fauna e la flora marina: si stima che ogni anno 29 milioni di tonnellate di pneumatici usati siano da smaltire. Nell’ambito di “PFU Zero”, il progetto avviato da Fondazione Marevivo ed EcoTyre per recuperare pneumatici fuori uso lasciati nei fondali e in particolare nelle aree portuali, il 23 maggio è stata effettuata un’importante operazione di recupero in Sicilia, a Targia – Santa Panagia (Siracusa), che ha portato alla rimozione di 1500 kg di Pneumatici Fuori Uso (PFU).
Le operazioni di recupero sono state realizzate anche grazie al prezioso supporto della Guardia Costiera – Capitaneria di Porto di Siracusa, sezione distaccata di Santa Panagia, e delle squadre subacquee di Diving Capo Murro, Ortigia Diving e gli OTS dell’azienda MetalSub. L’iniziativa ha previsto un momento di educazione ambientale, rivolto agli studenti del XV Istituto Comprensivo “Paolo Orsi”, che ha rappresentato anche un esempio di sinergia tra istituzioni, professionisti e scuole, insieme al servizio dell’ambiente.
Il progetto “PFU Zero”, quest’anno giunto alla XII edizione, ha consentito nel 2024 di rimuovere oltre 10 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso. Un risultato importante, frutto della preziosa collaborazione tra Marevivo ed EcoTyre, la Guardia Costiera e i centri diving.
“Recuperare gli pneumatici dai fondali per evitare che si frammentino e abbiano un impatto negativo sull’ecosistema marino è fondamentale, così come riciclarli perché diventino una nuova risorsa da utilizzare – ha dichiarato Carmen Di Penta, Direttore Fondazione Marevivo. – Sensibilizzare i cittadini al loro corretto smaltimento ed educare le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente è un passo fondamentale per far sì che imparino a tutelare il territorio, mettendo in atto comportamenti virtuosi e responsabili”.
Deleteri per l’ambiente e classificati come rifiuti permanenti, poiché non si deteriorano e restano in natura per centinaia di anni, gli PFU se ben smaltiti sono riciclabili al 100%, in quanto il polverino derivante dalla loro lavorazione può essere impiegato nelle pavimentazioni antiurto, nei pannelli fonoassorbenti, nell’arredo urbano e negli asfalti.
“Con questo ritiro straordinario si apre la stagione annuale di collaborazione con Marevivo per prenderci cura dell’ambiente e dei nostri mari – ha dichiarato Enrico Ambrogio, Presidente EcoTyre. – Rinnoviamo il nostro impegno per diffondere una maggiore consapevolezza sulle corrette modalità di gestione dei PFU, al fine di ridurre il loro impatto nell’ambiente, secondo i principi dell’economia circolare”.