Nonostante gli ultimi sviluppi legislativi, con i quali la tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali sono entrati finalmente tra i principi fondamentali della nostra Costituzione, l’Italia è l’unico grande paese europeo a non avere ancora una legge sul clima.
Secondo il monitoraggio “Climate Change Laws of the World” realizzato dalla London School of Economics, oltre la metà delle nazioni europee ha una legislazione nazionale sul clima: nel 2021 ad esempio, la Spagna l’ha introdotta con un target sulle emissioni, obiettivi sulle rinnovabili e stop alle esplorazioni nazionali di combustibili fossili; mentre la Germania ha aggiornato la legislazione esistente sul clima, vigente dal 2019, per imporre una riduzione delle emissioni al 2030 più stringente.
La presentazione del DDL Quadro sul clima, organizzata questa mattina in Senato su iniziativa del Senatore Michele Fina, Presidente dell’intergruppo parlamentare sulle politiche di contrasto e mitigazione dei cambiamenti climatici e da WWF Italia, Greenpeace, Legambiente, Kyoto Club, Transport and Environment, è stata l’occasione per rinnovare l’importanza di uno strumento legislativo concreto per il nostro Paese, che possa fornire gli strumenti di governance adeguati a raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050.
In rappresentanza delle associazioni proponenti, la Responsabile Clima ed Energia WWF Italia, Mariagrazia Midulla, che ha spiegato nel dettaglio il valore di questa iniziativa legislativa. Una legge nazionale sul clima servirebbe a incastonare la questione all’interno della legislazione, e quindi, del pensiero comune, evitando così che agli allarmi non seguano, da parte della politica, i fatti. Inoltre, aiuterebbe la trama decisionale, come Paese, come Governo, e come Parlamento su tre fronti:
- fissare i target, sia a lunga scadenza che nel medio e breve termine (il target UE è già fissato al 2030, ma bisogna decidere il percorso)
- fornire il contributo di un consiglio scientifico che non assuma i poteri del Governo ma che metta a disposizione tutta la strumentazione utile
- consigliare il carbon budget (noi parliamo di percentuali, dobbiamo cominciare a parlare di tonnellate di CO2 da risparmiare, come da report che rilascia ogni anno l’UNEP)
Ragionare dell’urgenza e della necessità di avere una legge sul clima nel nostro paese è importante ora più che mai, dato il momento storico e il quadro politico critico, che sembra andare proprio nella direzione opposta, dopo le ultime dichiarazioni del Governo che puntano a far diventare l’Italia hub europeo di approvvigionamento per il gas.
Non c’è transizione ecologica senza conversione culturale: per questo, il vero cambiamento si attuerà quando prenderemo consapevolezza del fatto che i costi dell’inazione sono maggiori dei costi della transizione e che dobbiamo agire con un approccio olistico, su tutti i settori.
Marevivo sostiene con forza il DDL Quadro sul clima proposto, un progetto di Legge importante che deve avere una continuità con il contributo di tutti per poter essere legge al più presto possibile.