Medici, infermieri, portantini e volontari sono in prima linea insieme a giornalisti, cameramen, Ministri, Presidenti regionali e Assessori, sindaci e tutte le forze dell’ordine ai quali va tutta la nostra solidarietà e ammirazione.
Sono fermi, invece, sine die i nostri rappresentanti nei Parlamenti.
Con le dovute precauzioni, chiediamo che i lavori parlamentari continuino il loro corso, è indispensabile che il cuore pulsante dei nostri Paesi non si fermi!
Attendiamo da mesi che provvedimenti indispensabili legati all’ambiente siano portati a termine diventando leggi.
La pandemia che stiamo affrontando sta mietendo un numero di vittime enorme nella pianura padana, zona con un’elevatissima concentrazione di industrie ed un alto tasso di inquinamento.
L’inquinamento atmosferico è un fattore di rischio nelle malattie respiratorie ed è difficile pensare al caso quando il maggior numero di morti di questa pandemia avviene a Wuhan e in Lombardia, zone industriali con un elevato inquinamento ambientale.
L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci deve far riflettere su quanto il nostro aver alterato ecosistemi e sottratto habitat naturali alle specie selvatiche abbia favorito il diffondersi di virus prima sconosciuti.
Bisogna, quindi, riprendere a lavorare con la massima urgenza su quelle leggi che possono far fronte all’emergenza dell’ambiente, che è planetaria e non può essere più trascurata per il bene e la salute di tutta l’umanità. Occorre che siano approvate leggi sui Cambiamenti Climatici e l’Economia circolare, temi che sono stati posti all’attenzione dei nostri parlamentari e che aspettano un’urgentissima risposta.
Ci auguriamo che questo nostro appello di ambientalisti e cittadini sia ascoltato e i nostri Parlamenti si rimettano a lavorare ancora con più lena per dare giuste risposte a queste emergenze che non sono più prorogabili se vogliamo consentire la sopravvivenza della specie umana sul Pianeta Terra.