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di Massimo D’Adamo

Certamente ci riconoscono e per noi umani rappresentano il simbolo vivente della gioia di vivere.
A volte sembra che sorridano e che non sappiano proprio nulla dell’incerto
futuro che li attende.

Un visitatore con una sigaretta in bocca guarda un giovane tursiope da un vetro di una grande vasca. Il giovane delfino si avvicina incuriosito all’oblò e il visitatore gli soffia del fumo sul vetro. Il tursiope va dalla madre e dopo aver fatto una poppata di latte torna di fronte al turista e gli “soffia” una nuvola di latte sul vetro ottenendo così nell’acqua lo stesso effetto del fumo nell’aria.

Ecco quanto è incredibilmente successo qualche anno fa nell’Oceanario di Port Elizabeth, in Sudafrica.

I delfini hanno uno straordinario spirito imitativo, una capacità questa tipica degli esseri umani e di pochissime altre specie di primati.

Sono animali molto intelligenti e comunicativi, capaci di imparare in tempi brevissimi esercizi anche complessi.

IL LINGUAGGIO DEI DELFINI

Questi mammiferi sono dotati di un ricchissimo “vocabolario”: oltre a fischiare, grugnire e strillare, riescono a emettere una vasta gamma di suoni percepibili anche da noi uomini, oltre ad emettere ultrasuoni con frequenze troppo elevate per i nostri limitati organi acustici.

Chi studia i delfini sa che un giorno riusciremo a comunicare alla perfezione con loro, ma già oggi riusciamo a farlo con il linguaggio dei sordomuti.

L’ATTRAZIONE PER L’UOMO

I delfini sono tra gli animali più amati in assoluto. Protagonisti di storie e leggende strettamente legate alla nostra specie, utilizzati come simboli di tutto ciò che è positivo, questi allegri cetacei sembrano a loro volta molto attratti verso gli uomini.

In Australia da oltre trenta anni lungo la spiaggia di Monkey Mia, a novecento chilometri a Nord di Perth, un gruppo di tursiopi ha preso l’abitudine di avvicinarsi alla riva e di familiarizzare con la gente: uno spettacolo che attira migliaia di turisti.

DELFINI A RISCHIO

Nonostante siano protetti da leggi internazionali che ne vietano l’uccisione e la cattura, i delfini stanno vivendo un momento davvero difficile della loro storia evolutiva.

Rischiare di scomparire per sempre dall’elenco degli “abbonati al mondo vivente” rappresenta infatti una triste possibilità per questi nostri simpatici coinquilini del pianeta Terra.

Ogni anno migliaia di delfini vengono uccisi nelle reti da pesca dei tonni e anche nei nostri mari si impigliano nelle reti utilizzate per la cattura dei pesci spada, le cosiddette spadare, e muoiono per mancanza d’aria. Per non parlare di altre cause della loro rarefazione: misteriosi batteri e virus che li minacciano, alterazioni magnetiche dei loro sofisticati sistemi di orientamento, inquinamenti che li avvelenano e drammatiche prigionie in piccole vasche per animali abituati a percorrere ogni giorno da 60 a 90 chilometri.

SISTEMATICA BLU

I comportamenti e le abitudini di vita di questi affascinanti esploratori del “profondo blu” variano notevolmente a seconda delle specie. Nei nostri mari sono segnalate nove specie di Delfinidi, nome della famiglia di cui fanno parte questi Cetacei Odontoceti: una famiglia rappresentata nei mari del mondo da 32 specie.

Questi geniali predatori frequentano i vasti oceani o i canali salmastri. Due famiglie di Cetacei, molto vicine ai Delfinidi, i Platanistidi e gli Inidi, hanno colonizzato le acque dolci.

CACCIARE E DORMIRE

I delfini si procurano il cibo in acqua e riescono a predare persino sulla terraferma, coordinando attacchi a ignari pesci trascinati a riva dalle onde da loro stessi prodotte.

Dormono galleggiando in superficie e una metà del loro cervello rimane intenta a vigilare.

LA GIOIA DI VIVERE

Quando saltano fuori dall’acqua i delfini sembrano voler esprimere la loro gioia di vivere e nei movimenti hanno riunito la grazia e l’energia.

DELFINI MASCHILISTI

Forti, indomiti e astuti i delfini sono predatori di grande esperienza e sanno combattere insieme le avversità. Ma questi protagonisti degli oceani possono essere anche “violenti” e “crudeli”, anche se questi aggettivi dovremmo usarli per caratterizzare solo la nostra specie.

I delfini fanno spesso lotte fra clan, le aggressioni talvolta sono particolarmente intense. I maschi mordono i giovani dei clan rivali e “violentano” le femmine.

Alcuni delfini sono stati visti attaccare altre specie di delfinidi come le focene.

I DELFINI E L’ARTE

I delfini sono spesso apparsi nel mondo dell’arte: dalle incisioni rupestri agli iperrealisti sono stati molto spesso al centro dell’interesse degli illustratori.

Anche nelle arti più recenti, come il cinema, sono stati protagonisti di avventure nel blu.

Flipper è il nome di un tursiope televisivo, Free Willy quello di un’orca in celluloide.

Sono personaggi che hanno sensibilizzato notevolmente l’opinione pubblica sui problemi di sopravvivenza di questi animali.

I delfini nel Mediterraneo

Ben 32 sono le specie di Delfinidi nei mari del Mondo. Nel Mediterraneo sono segnalate 9 specie di cui 1 accidentale, 3 occasionali e 5 regolarmente presenti.

Illustrazioni di Massimo D’Adamo

Globicefalo (Globicephala melas)

Lunghezza: 5-6 m (5,50 m le femmine). Peso: 2-3 t (2 t le femmine).

Caratteristiche: la pelle è quasi totalmente nera; sotto la gola è presente una caratteristica macchia bianca a forma di ancora.

Comportamento: specie fortemente gregaria, forma gruppi di alcune decine fino a centinaia di individui.

Alimentazione: si nutre di molluschi e pesci.

Distribuzione: presenta due ampie zone di distribuzione separate da una fascia tropicale; l’Oceano Atlantico settentrionale, compreso il Mediterraneo e l’intera fascia temperata australe. Normalmente è presente in gran parte dei nostri mari, con la probabile esclusione delle coste dell’Adriatico e della zona settentrionale del Golfo di Taranto.

Orca (Orcinus orca)

Lunghezza: 8-9 m (5-6 m le femmine). Peso: 6-8 t (4 t la femmina).

Caratteristiche: la pinna dorsale, caratteristica della specie, è altissima nei maschi adulti (fino a 1,80 m) e meno sviluppata nelle femmine (fino a 90 cm circa). La pelle presenta delle zone bianche su campo nero. Tipica la macchia ovale vicino all’occhio e quella grigia a forma di sella dietro la pinna dorsale.

Comportamento: vive in formazioni di 10-15 o anche 20-30 individui.

Alimentazione: si nutre in modo molto vario: pesci di ogni dimensione, mammiferi ed uccelli marini.

Distribuzione: cosmopolita, più frequente in acque fredde e ricche di alimento. Normalmente è rara nel Mediterraneo, ma è stata segnalata nel bacino occidentale, nel Mar Ligure, intorno alla Corsica, alla Sardegna, alla Sicilia e a Malta, molto rara nello Ionio.

Pseudorca (Pseudorca crassidens)

Lunghezza: 5-6 m (5 m le femmine). Peso: 1-2 t.

Caratteristiche: la pelle è di colore nero uniforme e a volte più chiara sul ventre.

Comportamento: normalmente vive in gruppi di 20-50 individui.

Alimentazione: si nutre di cefalopodi e pesci pelagici.

Distribuzione: specie tipicamente oceanica, normalmente vive in tutti i mari e nel Mediterraneo è occasionale. E’ stata segnalata nel Mar Ligure, nelle Eolie, lungo la costa della Sicilia e della Sardegna e nelle Baleari.

Delfino comune (Delphinus delphis)

Lunghezza: 2-2,20 m. Peso: 80-120 kg.

Caratteristiche: pelle nero bluastra, scura nella zona dorsale e con il tipico disegno a “V” sui fianchi. Il vertice di questa V è toccato da due aree pigmentate che corrono lungo i fianchi. Il ventre è bianco.

Comportamento: vive in gruppi di decine o centinaia di individui.

Alimentazione: si nutre di piccoli pesci e cefalopodi.

Distribuzione: cosmopolita, assente solo nelle acque polari e subpolari di entrambi gli emisferi. Normalmente è presente in modo diffuso in tutti i nostri mari, con l’eccezione del medio e alto Adriatico.

Stenella striata (Stenella coeruleoalba)

Lunghezza: 2-2,10 m. Peso: 80-120 kg.

Caratteristiche: la pelle dorsalmente è nerastra o grigio scuro con una banda di eguale colore che punta verso il ventre. I fianchi e la zona posteriore sono grigio chiaro. Il ventre è bianco. Caratteristiche alcune striscie nerastre che partono dall’occhio e puntano verso la parte posteriore.

Comportamento: vive in gruppi numerosi. Nuota velocemente e salta spesso fuori dall’acqua. Può raggiungere i 45-50 Km/h ed è pertanto uno dei cetacei più veloci.

Alimentazione: si nutre di pesci azzurri e molluschi.

Distribuzione: acque temperate e tropicali di tutto il mondo. Risulta più diffusa nei mari profondi, normalmente è presente in modo frequente nei mari meridionali e assente vicino alle coste adriatiche.

Steno (Steno bredanensis)

Lunghezza: 2,50-2,70 m. Peso: 130-160 kg.

Caratteristiche: la pelle è di colore grigio scuro con macchie bianco rosa sul ventre e sui fianchi.

Comportamento: vive in gruppi da 5 a 10 individui.

Alimentazione: si nutre di pesci pelagici e calamari.

Distribuzione: cosmopolita presente in tutta la fascia tropicale e temperata. La sua presenza nel Mediterraneo è occasionale.

Tursiope (Tursiops truncatus)

Lunghezza: 4 metri (in media tra 2,50 e 3,50). Le femmine sono poco più piccole dei maschi. Peso: 275-350 kg.

Caratteristiche: la pelle è di colore grigio, il ventre biancastro con sfumature leggermente rosate. Esistono due forme di tursiopi: una pelagica e una costiera. Le forme che conducono vita pelagica sono più robuste di quelle costiere.

Comportamento: vive in gruppi poco numerosi nella forma costiera mentre in quella pelagica fino a centinaia di individui.

Alimentazione: si nutre di acciughe, sardine, sgombri, calamari.

Distribuzione: cosmopolita, assente solo nelle acque più fredde. Normalmente è presente in tutti i mari d’Italia, più frequente nel Mar Ligure, alto Tirreno, Canale di Sicilia e in tutto l’Adriatico.

Grampo (Grampus griseus)

Lunghezza: 4,3 metri (in media 2,60-3,60 metri). Peso: 400-600 kg.

Caratteristiche: la pelle di questo cetaceo è caratteristica; gli adulti sono di solito grigio chiari con evidenti segni o graffi che coprono tutto il corpo. Solo alcune zone rimangono più scure.

Comportamento: specie gregaria, vive in gruppi formati da una o due dozzine di individui.

Alimentazione: cefalopodi, più raramente pesci.

Distribuzione: cosmopolita, normalmente è frequente ma non comune. E’ presente nel Mar Ligure, in tutto il Tirreno, nelle acque che circondano Corsica e Sardegna, nello Ionio settentrionale; più raro o completamente assente nel nord dell’Adriatico.

Susa indo-pacifica (Sousa chinensis)

Lunghezza: 2,5-3,2 metri. I maschi sono più grandi delle femmine. Peso: 200-280 kg.

Caratteristiche: caratteristico il rigonfiamento del tessuto lipidico sul dorso, intorno alla pinna dorsale che è visibile quando il delfino affiora e gli ha valso il nome di “delfino con la gobba”.

Comportamento: specie costiera che frequenta anche lagune ed estuari.

Alimentazione: pesci e crostacei.

Distribuzione: Oceano Indiano e regione indo-pacifica, Africa, Asia e Australia. In seguito all’apertura del Canale di Suez ha sconfinato nel Mediterraneo nella zona di Porto Said ed è possibile che possa diffondersi ulteriormente.