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Il Porto di Viareggio ha ospitato questa mattina l’iniziativa di Marevivo “Mare senza Pneumatici Fuori Uso”, realizzata in collaborazione con il Comune e la Capitaneria di Porto di Viareggio, l’Autorità Portuale Regione Toscana, l’azienda Mansider srl che si è occupata del trasporto e dello smaltimento del materiale raccolto, Sea Ambiente e Sea Risorse e Cittadella della Pesca.

L’operazione, che ha permesso di rimuovere 50 PFU dal Porto di Viareggio, per un peso approssimativo di 480 chili in totale, è stata coordinata dalla Divisione Subacquea di Marevivo e svolta dai Sommozzatori del Porto – Lencisub e Underwater Service e dal Gruppo Operativo Subacquei di COMSUBIN – Marina Militare Italiana.

Presenti all’evento, oltre al Responsabile della Divisione Subacquea di Marevivo, Massimiliano Falleri, e alla Responsabile Marevivo Toscana, Marina Gridelli, anche l’Assessore all’Ambiente del Comune di Viareggio, Rodolfo Salemi, la Comandante della Capitaneria di Porto di Viareggio, Silvia Brini, e la Presidente Sea Risorse, Valentina Ceragioli.

«Con l’iniziativa di oggi a Viareggio abbiamo dato il via a una collaborazione con le realtà e le istituzioni locali e si è creata una forte sinergia tra tutti gli intervenuti. – ha dichiarato Marina Gridelli, Marevivo Toscana È fondamentale sensibilizzare i cittadini sull’importanza di tutelare l’ecosistema marino e sul fatto che gli pneumatici fuori uso abbandonati in mare siano un rifiuto “permanente” che, se gestito nel modo giusto, diventa una risorsa riciclabile al 100% e riutilizzabile per creare nuovi materiali, nel rispetto dei principi dell’economia circolare. Il mio ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile la riuscita delle operazioni

«L’operazione di oggi rappresenta la perfetta sinergia che esiste tra le realtà che operano sul mare, la Capitaneria di Porto, le aziende di lavori subacquei che lavorano nel porto di Viareggio, e soprattutto i palombari del Comsubin – Marina Militare, reparti speciali altamente formati ma sensibili alle tematiche ambientali, che siamo onorati di avere al nostro fianco in questo tipo di interventi.» ha dichiarato Massimiliano Falleri, Responsabile della Divisione Subacquea di Marevivo.

Proprio durante le operazioni di rimozione dei PFU, i sommozzatori della squadra Marevivo hanno rinvenuto a sorpresa un’anfora completamente integra che – dalla prime valutazioni di esperti archeologi – risalirebbe al periodo tra il I secolo a.C e il I d.C. Si tratterebbe di un contenitore per vino e olio, del quale è rimasto solo il corpo centrale, arrivato dalla Magna Grecia, Italia meridionale. Non è ancora chiaro in che modo l’anfora sia arrivata nelle acque portuali e quale sia il suo valore esatto, ma il reperto è stato preso in carico dalla Capitaneria di Porto e consegnato alla Sovrintendenza per gli studi e accertamenti del caso.