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La storia del Tiber II

La motonave, un’imbarcazione di due piani lunga 38 metri e larga 8 che trasportava turisti e romani sul Tevere, nel 2008 a causa di una piena ruppe gli ormeggi e andò a schiantarsi contro Ponte Sant’Angelo. Da 14 anni il relitto giace sulla banchina, con il rischio di essere trascinato via dalle acque del fiume creando una situazione pericolosa e indecorosa.

Su disposizione della magistratura, due anni dopo venne messa sotto sequestro e sistemata lungo la banchina destra del fiume, in attesa di essere rimossa. La proprietà e l’armatore non sono però mai intervenuti, e la Regione ha intrapreso una lunga battaglia giudiziaria culminata con la decisione di procedere forzatamente con la demolizione e la rimozione di quello che nel frattempo è diventato ufficialmente un relitto.

Le operazioni di rimozione

Finalmente la rimozione è stata avviata e si stima che durerà circa 90 giorni, prevedendo lo smontaggio di ogni singolo componente direttamente sulla banchina. A occuparsene sarà la Direzione regionale lavori pubblici, stazione unica Appalti, risorse idriche e difesa del suolo, visto che è della Regione la competenza in termini di gestione e manutenzione delle banchine del Tevere.

Un contributo fondamentale è stato offerto dalla Regione Lazio, dal Comando della Capitaneria di Porto di Roma e dal Comando della Guardia di Finanza Sezione Operativa Navale Roma e dall’Amministrazione Capitolina e della Polizia Locale di Roma Capitale.