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Grazie al Ministro per aver dato il via all’operazione “Il mare al tempo del Coronavirus”, ascoltando la nostra richiesta e grazie alle Forze dell’Ordine per aver immediatamente aderito al progetto per documentare lo stato dei fondali in seguito alla riduzione delle attività antropiche.

Non si perde tempo e si entra subito in azione: i subacquei di Napoli e Pescara sono operativi già da oggi per effettuare le prime immersioni esplorative, per scoprire se anche sott’acqua ci siano state modifiche alla flora e fauna marina, così come si è già potuto constatare sulla superficie del mare.

Oggi 16 aprile i subacquei dei carabinieri di Napoli, sotto il comando del M.M Sandro Bucalo, si sono recati sulla secca del Campanile a S. Giovanni a Teduccio, in prossimità del porto di Napoli. L’area è stata recentemente studiata dalla fondazione Dohrn ed è di solito caratterizzata da acqua torbida, verdastra, ma ricca di vita bentonica. Si potrà verificare se, in una zona così a ridosso della costa, l’assenza di scarichi industriali (quelli organici di sicuro non saranno diminuiti), abbia portato cambiamenti.

Successivamente sono previste immersioni al Banco di Santa Croce, a Foce Sarno e a Capri.

Il cine operatore Roberto Rinaldi è insieme a loro per documentare con le sue immagini le immersioni.

Il 17 aprile toccherà ai subacquei di Pescara, che effettueranno immersioni: alla Piattaforma Giovanna a – Roseto degli Abruzzi (TE), alla Piattaforma Fratello Cluster a Pineto (TE), e nei pressi del porto di Ortona (CH). Successivamente sono previste immersioni anche nella zona di Vasto, Fossacesia, e se possibile alle isole Tremiti.

«Anche in un momento difficile come questo, i Corpi subacquei delle Forze dell’Ordine scendono in campo non solo per dovere ma anche per passione e amore del mare», ha dichiarato la presidente di Marevivo Rosalba Giugni. «Da questa operazione ci aspettiamo di scoprire qualcosa in più sul complesso ecosistema che regola la vita del mare, e ci auguriamo che sia una spinta per ripartire dall’ambiente.»

Le immagini delle operazioni saranno inviate al comitato scientifico formato dal Prof. Ferdinando Boero, Professore Ordinario di Zoologia dell’Università Federico II di Napoli, e dal Dott. Vincenzo Saggiomo, biologo marino, ex direttore generale della Stazione Zoologica A. Dohrn, rispettivamente Presidente e Direttore della Fondazione Dohrn, per poter essere esaminate. Una delle ricerche che si porteranno avanti, è quella sulla eco-acustica. La direttrice di queste osservazioni è Lucia Di Iorio dell’Istituto Chorus di Grenoble. L’Appuntato Marco Panico ha programmato gli idrofoni della Fondazione Triton in collegamento remoto con Grenoble. Oggi è stato collocato in mare il primo dei registratori.