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Aiutare il processo di consultazione previsto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sulle proposte di piano di gestione e della successiva procedura di VAS aperta dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Lo chiedono oggi Marevivo, Greenpeace Italia, WWF Italia e LIPU, che hanno inviato una lettera ai Ministri Matteo Salvini e Gilberto Pichetto Fratin, chiedendo di essere inseriti nel processo di pianificazione dello spazio marittimo, anche attraverso la partecipazione ad un tavolo tecnico ad hoc, per poter contribuire attivamente ed in maniera costruttiva.

L’obiettivo che auspicano le associazioni è quello di implementare un network di protezione per la biodiversità, anche per promuovere lo sviluppo sostenibile dei settori marittimi a cui l’Italia ha deciso di dare priorità strategica. Per la gestione dello spazio marittimo italiano è necessario un approccio di ‘ecosistema’ soprattutto considerando che il Mediterraneo è un hotspot di biodiversità: oltre 17.000 specie su appena lo 0,82% della superficie complessiva dei mari e oceani.

Tra le osservazioni contenute nella lettera, si segnala quanto fino ad oggi il processo partecipativo sia stato lacunoso ma soprattutto, nelle proposte di piano presentate, non siano stati considerati i cambiamenti climatici né un network di protezione per raggiungere gli obiettivi del 2030. Né tantomeno siano state definite le aree idonee e non idonee per sviluppare l’energia rinnovabile offshore compatibilmente con la tutela degli ecosistemi, degli habitat e delle specie marine.

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