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Quello che non ci stanchiamo ancora di fare, dopo 37 anni, è informare e sensibilizzare più persone possibili su quanto l’ambiente, e il mare in particolare, rivestano un ruolo fondamentale per la nostra vita sul Pianeta.

Questa volta, abbiamo il privilegio di essere affiancati da un partner d’eccezione che ha creduto nella nostra causa e che ci permetterà di far sentire ancora di più la nostra voce.

La nostra nuova campagna di comunicazione “Via la plastica dal mare è infatti stata selezionata da Rai per il sociale – punto di riferimento nell’universo della comunicazione che si occupa di diffondere contenuti di valore di soggetti istituzionali, associazioni di categoria e terzo settore – e verrà trasmessa sui canali del gruppo Rai dal 15 al 21 agosto.

L’inquinamento, soprattutto quello da plastica, è un’emergenza globale che va affrontata subito: per questo abbiamo lanciato la nuova campagna, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza su questa tematica così attuale e urgente.

Il mare è proprio una delle vittime principali dell’inquinamento. Le attività umane stanno uccidendo i suoi abitanti e, oltre al problema della pesca eccessiva e illegale e alle sostanze inquinanti che vengono riversate al suo interno ogni giorno, c’è un nemico inarrestabile che sta mettendo in pericolo l’ecosistema marino: la plastica.

Dei 300 milioni di tonnellate prodotte ogni anno, 13 milioni finiscono negli oceani, trasformandosi in microplastiche e minacciando a livello globale oltre 700 specie marine, che ingeriscono plastica scambiandola per cibo, e di conseguenza l’intera catena alimentare e la salute umana.

La plastica è presente ormai dappertutto: una ricerca dell’Università di Bayreuth, in Germania, l’ha individuata addirittura nella pioggia, che trasporta le microplastiche risucchiate dagli oceani, ormai invasi da enormi isole di plastica galleggianti. Altri due studi recenti l’hanno addirittura trovata nell’organismo umano: una ricerca dell’Università di Amsterdam ha rinvenuto particelle di plastica nel sangue, mentre uno studio condotto dai ricercatori dell’Ospedale Fatebenefratelli di Roma e dall’Università Politecnica delle Marche ha accertato per la prima volta la presenza di microplastiche nei tessuti della placenta umana.

Il mare è la nostra madre: le prime forme di vita si sono create nell’acqua ed è nell’acqua che si sviluppa la vita umana. Il mare è la nostra casa: ricopre oltre il 70% della superficie terrestre. Gioca un ruolo fondamentale per la vita del Pianeta, perché produce il 50% dell’ossigeno che respiriamo e assorbe circa un terzo dell’anidride carbonica in eccesso prodotta dalle attività umane.

Tutto questo, però, a una sola condizione: per continuare a svolgere le sue funzioni vitali il mare dev’essere in buona salute. Ognuno di noi può e deve fare la propria parte perché soltanto insieme possiamo fare la differenza!