Marevivo era presente al meeting del G7 a Venaria Reale con la mostra “Only One – One Planet, One Ocean, One Health”, sulla transizione ecologica, all’interno della Zona Rossa.
Lanciata in collaborazione con Marina Militare e Fondazione Dohrn, sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, la mostra è stata ospitata a bordo della nave scuola Palinuro ed è tuttora in giro per il mondo sull’Amerigo Vespucci.
Esiste un solo pianeta, la Terra, con caratteristiche tali da rendere la nostra vita possibile, per questo dobbiamo proteggerlo. Per attuare gli obiettivi di sostenibilità occorre realizzare l’economia circolare, riducendo gli sprechi, la transizione energetica verso le fonti rinnovabili, affrancandoci dai combustibili fossili, e la transizione alimentare, producendo cibo in modo rispettoso dell’ambiente.
Finalmente i sette Paesi più industrializzati del mondo mettono al centro delle politiche ambientali una risorsa naturale scarsa e preziosa come l’acqua, comprendendo come la grave crisi idrica globale, se non affrontata, rischi di innescare futuri conflitti e insicurezza. È nata a questo scopo la Coalizione per l’Acqua, che punta a identificare obiettivi e strategie comuni.
Per la prima volta al G7 c’è accordo sull’uscita dal carbone entro il 2035 e la riduzione del 75% al 2030 delle emissioni di gas metano dalle filiere dei combustibili fossili.
Da parte dei Sette c’è anche l’impegno a ridurre la produzione complessiva di polimeri primari per porre fine all’inquinamento da plastica entro il 2040 e un’accelerazione sulle rinnovabili triplicando la capacità installata di energia rinnovabile e sestuplicando la capacità di accumulo di energia entro il 2030.
Il G7 Ambiente ha stabilito obiettivi e scadenze, ma sono ancora troppo distanti per la portata dirompente della crisi climatica, è necessario passare dalle parole ai fatti.
Ancora poca, a nostro avviso, la considerazione per la biodiversità che sta riducendosi ad un ritmo allarmante, mentre è la sola unità di misura attraverso cui verificare l’efficacia delle iniziative di sostenibilità e le misure legate alla transizione ecologica intraprese.
Bisogna preservare il capitale naturale che ad oggi stiamo dilapidando e sfruttando oltre i limiti di tollerabilità, oltre le capacità stesse di rigenerazione del Pianeta. Non si può aspettare che siano gli altri a compiere il primo passo, perché nell’attesa del raggiungimento degli obiettivi i cambiamenti climatici proseguono inarrestabili, innescando conseguenze catastrofiche che hanno gravi ripercussioni economiche e sociali.
Il Vicepresidente di Marevivo Ferdinando Boero ha chiesto al Ministro Pichetto Fratin se “esiste la possibilità che l’Italia proponga al posto dell’EU Green Deal un G7 Green Deal” senza aspettare che altri Paesi facciano altrettanto. I Sette però sembrano aver preferito un’operazione ponte tra COP28 e COP29.