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Si è svolta a Salina dall’8 all’11 settembre la quinta edizione della manifestazione “Green Salina Energy Days”, la tre giorni dedicata alla transizione energetica delle isole minori, organizzata da Francesco Cappello, ex Capo Laboratorio Regioni Area Meridionale dell’ENEA, Filippo Martines, energy manager dei Comuni dei Salina, dall’Associazione degli Albergatori “Salina Isola Verde” e dall’Associazione culturale “Didime ‘90” con il patrocinio e la sponsorizzazione di ENEA, Dipartimento Regionale dell’Energia, ENEL SpA, dei Comuni di Leni, Malfa e Santa Marina Salina, consorzio europeo NESOI.

La manifestazione ha visto la partecipazione di rappresentanti di istituzioni, industria e associazioni che hanno presentato idee e proposte per l’avanzamento della transizione energetica dell’isola di Salina, che dal 2019 figura tra le prime seiIsole Pilota della UEper la transizione energetica e la sostenibilità ambientale, il programma attraverso il quale il Segretariato Europeo “Clean Energy for EU Islands” favorisce il percorso delle piccole isole verso l’autosufficienza energetica e la sostenibilità ambientale e sociale.

La candidatura di Salina è stata sostenuta dal Dipartimento Energia della Regione assieme all’ENEA e ad altri enti e istituzioni tra cui l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e i Comuni di Leni, Malfa e Santa Marina Salina.

Marevivo è intervenuta durante la seconda giornata della manifestazione. In rappresentanza dell’Associazione, Carlo Tricoli, esperto del settore energetico e membro del Comitato Scientifico Marevivo, che ha trattato il problema delle barriere e della governance dei processi autorizzativi che si frappongono nelle fasi di sviluppo di impianti a fonte rinnovabile (eolico, fotovoltaico), sostenendo che il coinvolgimento delle parti interessate, le migliori pratiche e la condivisione delle conoscenze, nonché la partecipazione attiva delle comunità locali sono gli elementi chiave per raggiungere l’obiettivo di proteggere i nostri ecosistemi marini.

L’introduzione di sistemi energetici sostenibili deve prevedere l’integrazione delle fonti rinnovabili nei programmi di pianificazione e sviluppo del territorio. I progetti di fattibilità di opere infrastrutturali complesse come ad esempio i parchi eolici, richiedono l’ascolto dei cittadini che oggi si realizza nell’ambito dell’istituto del Dibattito Pubblico preliminare alle Conferenze di Servizi.

Quest’ultimo appare oggi non sufficiente per valorizzare appieno le istanze che vengono dai territori. La stessa analisi del rispetto del principio DNSH, cioè della dimostrazione che l’opera infrastrutturale non deve arrecare un danno significativo all’ambiente, non sembra allineare gli obiettivi della programmazione strategica a quelli dello sviluppo locale del territorio dove l’opera verrà realizzata.

Si tratta quindi di rafforzare la fase ex-ante del Dibattito con misure di sostegno alle amministrazioni locali per favorire e stimolare approcci responsabili che evitino conflitti  e ritardano gli interventi fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei gas serra in atmosfera.