Focus degli incontri i fenomeni linguistici della creatività lessicale e neologia, la variazione terminologica nel campo della biodiversità e del cambiamento climatico
Ecoansia, termine sempre più diffuso, simbiocene, ovvero l’inizio di una nuova era caratterizzata dalla necessità di progettare il futuro oltre il pessimismo ambientale, solastalgia che indica il disagio causato dai cambiamenti negativi che si verificano nell’ambiente. E poi carbocentrismo, agrobiodiversità, climalterante e chi più ne ha più ne metta: la lista dei neologismi legati al cambiamento climatico è in continuo aumento ed evoluzione.
Talmente tanto da dedicarci uno studio ad hoc. A condurlo l’équipe di ricerca di Lingua e Linguistica Francese delle Università di Napoli L’Orientale e Parthenope in collaborazione con l’Université Sorbonne Paris Nord. Si tratta di un progetto di ricerca franco-italiano Galilée 2020-2022 dal titolo emblematico, “Variazioni e innovazioni lessicali nel campo del clima e della biodiversità in francese e in italiano,” finanziato dall’UIF (Université Italo-Française) e coordinato da Altmanova e Cartier. L’obiettivo è analizzare lessici e discorsi nel campo della biodiversità e del clima, in francese e in italiano.
Dopo la giornata di dibattito del 24 novembre promossa presso l’Università l’Orientale, si è tenuto oggi l’incontro presso l’Università Parthenope: al centro della discussione i fenomeni linguistici della creatività lessicale e neologia, la variazione terminologica nel campo della biodiversità e del cambiamento climatico e, più in generale, la comunicazione talvolta fuorviante che accompagna la transizione ecologica, con la presenza di rappresentanti di associazioni ambientaliste e biologi della Stazione Zoologica Anton Dohrn.
Marevivo, nella persona del Vicepresidente Ferdinando Boero, è intervenuta insieme a molte altre associazioni ambientaliste presenti, come ENPA Salerno, Associazione Domizia, M.A.R.E., AMP Punta Campanella e alcuni biologi della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli.