Al termine del viaggio dell’Amerigo Vespucci, la Fondazione lancia la proposta di catalogare la biodiversità marina
È approdata a Genova, tappa conclusiva del suo lungo viaggio, la campagna internazionale di Marevivo ʺOnly One: One Planet, One Ocean, One Healthʺ, ospitata a bordo dell’Amerigo Vespucci con una mostra divulgativa creata in collaborazione con la Marina Militare Italiana e Fondazione Dohrn, allo scopo di sensibilizzare i cittadini del mondo sull’urgenza di realizzare al più presto la transizione ecologica necessaria a combattere la crisi climatica che affligge il Pianeta. Oggi, nella Conference Hall all’interno del Villaggio Italia, allestito nel Porto Antico di Genova, sono intervenuti Fulvio Ferrara dell’ISS, Istituto Superiore di Sanità, Raffaella Valenti, Delegata Marevivo Liguria, Mario Nicola Mazziotta e Davide Serini dell’INFN, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, per fare il punto sui temi principali che hanno accompagnato a livello scientifico questo tour mondiale.
Nel corso di questa occasione, Fondazione Marevivo ha proposto di redigere un Accordo Internazionale sulla Biodiversità che consenta di conoscere l’enorme patrimonio naturale custodito dagli ecosistemi marini. “Gli scienziati di tutto il mondo hanno lanciato l’allarme sull’urgenza di mettere in atto azioni concrete, ma non possiamo difendere ciò che non conosciamo, per questo proponiamo di dar vita a un Accordo internazionale sulla Biodiversità, se si pensa che più del 90% della vita del mare è sconosciuta, comprendiamo quanto ancora ci sia da fare – ha dichiarato Rosalba Giugni, Presidente Fondazione Marevivo. – Con la mostra Only One abbiamo cercato di spiegare che l’unica soluzione possibile per affrontare i cambiamenti climatici è avviare una transizione energetica, alimentare e applicare i principi dell’economia circolare. Non esistono altre strade per garantire la nostra sopravvivenza sulla Terra”.
Fondazione Marevivo, che ha già presentato la proposta di un Accordo Internazionale sulla Biodiversità alla Commissione “Ambiente, territorio e lavori pubblici” della Camera dei deputati durante un’audizione del 28 maggio scorso, insiste sulla necessità di investire risorse significative nell’esplorazione della biodiversità marina con approcci integrati, rivolti alla comprensione del funzionamento degli ecosistemi.
“Non esiste un inventario di tutte le specie presenti negli oceani. La catalogazione punta a coprire tutta la gamma dei viventi, dai batteri ai virus fino ai grandi cetacei. Questo lavoro dovrebbe cominciare dalle Aree Marine Protette – ha specificato il Prof. Ferdinando Boero, Vicepresidente e membro del Comitato Scientifico di Marevivo. – La biodiversità deve essere studiata in modo integrato: dai geni, ai fenotipi, ai ruoli delle specie nel far funzionare gli ecosistemi. Non esiste sfida più grande e più importante per l’umanità intera, la cui sopravvivenza dipende anche da questo”.
Venti mesi in giro per il mondo, l’Amerigo Vespucci, il veliero più antico della Marina Militare, ha toccato 5 continenti e 32 Paesi, percorrendo oltre 46.000 miglia nautiche in una missione diplomatica e culturale che ha visto i quattro temi principali di “Only One” – difesa della biodiversità, transizione energetica e alimentare ed economia circolare – al centro di dibattiti e incontri con esperti internazionali. Il viaggio di “Only One” sul Vespucci si è concluso, ma la campagna di sensibilizzazione di Marevivo continua sulla nave scuola Palinuro e in altri contesti istituzionali.