La Commissione europea compie un altro passo importante per proteggere l’ambiente, adottando misure che limitano le microplastiche aggiunte intenzionalmente ai prodotti, ai sensi della normativa UE sulle sostanze chimiche REACH.
Le nuove norme vieteranno la vendita di microplastiche in quanto tali e di prodotti contenenti microplastiche aggiunte intenzionalmente che, quindi, ne liberano in quantità ogni volta che vengono utilizzati.
La restrizione adottata utilizza una definizione ampia di microplastiche: include tutte le particelle di polimeri sintetici inferiori a 5mm che sono organiche, insolubili e resistenti alla degradazione. Lo scopo è ridurre il più possibile le emissioni intenzionali di microplastiche dai prodotti. Alcuni esempi di prodotti comuni nell’ambito della restrizione sono:
- cosmetici come scrub, lucidalabbra, dentifrici in cui le microplastiche vengono utilizzate per molteplici scopi, come l’esfoliazione o l’ottenimento di consistenza, fragranza o colore specifici;
- prodotti per la pulizia come detersivi, ammorbidenti, prodotti fertilizzanti, prodotti fitosanitari, alcuni dispositivi medici, giocattoli, etc.;
- materiali di riempimento granulare come quelli utilizzati nelle superfici sportive – la più grande fonte di microplastiche intenzionali nell’ambiente.
Il regolamento, che entrerà in vigore a partire dal ventesimo giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, è vincolante nella sua integralità e direttamente applicabile in tutti gli Stati Membri e impedirà il rilascio nell’ambiente di circa mezzo milione di tonnellate di microplastiche.