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I pesci nel Tevere non sanno che quando piove rischiano di morire

A distanza di poche settimane, si è verificata un’altra moria di pesci nel Tevere in seguito ad un’intensa pioggia. La situazione anomala necessita dell’attenzione del governo e della Regione, a tutela dell’ambiente e dei cittadini.

Marevivo, insieme ai docenti della Cattedra di Ecologia dell’Università Tor Vergata di Roma, ha chiesto perciò con urgenza al ministro dell’Ambiente Sergio Costa e al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, la nomina di un Commissario straordinario per il risanamento del Tevere. A lui, dovranno essere attribuiti di conseguenza tutti i poteri necessari per far fronte a un degrado allarmante e non più sostenibile.

Questa nuova emergenza mostra solo la punta dell’iceberg di un enorme problema che non solo coinvolge la vita del fiume e del mare, ma riguarda anche la salute umana dato che le acque vengono usate per l’irrigazione agricola.

La nostra azione continuerà – dice Rosalba Giugni – con una richiesta di indagini alla Procura della Repubblica di Roma, per sapere lo stato attuale della depurazione e degli scarichi delle acque che vengono abusivamente convogliati nel Tevere e soprattutto per ipotizzare i delitti di inquinamento e disastro ambientale”.

È stata inoltre richiesta inoltre all’ISPRA (Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale) una relazione tecnica esaustiva su questo fenomeno gravissimo.

Leggi l’approfondimento a cura del professor Stefano Cataudella >>