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Dalla Sicilia arriva una buona notizia: Punta Bianca, una delle aree più belle dell’isola, a cavallo tra i territori di Agrigento e Palma di Montechiaro, è stata finalmente inserita nel Piano regionale delle Riserve naturali della Regione.

La notizia, che riguarda lo splendido sito che si affaccia sul Mediterraneo, caratterizzato da scogli di marna bianca, insieme a Monte Grande e al cosiddetto “Scoglio Patella”, arriva dopo anni di lavoro e battaglie, avviati più di venti anni fa, quando le associazioni ambientaliste hanno richiesto a gran voce una protezione ufficialmente riconosciuta per un luogo dalle caratteristiche uniche.

Gli ambientalisti si sono battuti prima di tutto per interrompere le esercitazioni militari che sono state fermate nel marzo scorso, ed è poi è stato avviato l’iter amministrativo per il riconoscimento di Punta Bianca come riserva naturale.

La Delegazione siciliana di Marevivo che ha sposato la battaglia sin dall’inizio, insieme all’associazione Mareamico, era presente in occasione della convocazione della Commissione ambiente, a maggio scorso, presieduta da Giusi Savarino, Presidente della commissione Ambiente e territorio dell’Assemblea regionale siciliana, alla quale hanno partecipato, i sindaci di Agrigento e Palma di Montechiaro, Claudio Lombardo di Mareamico, e Genuardi di Legambiente.

Tra gli obiettivi proposti da Marevivo e Mareamico c’è il recupero dell’ex caserma della Guardia di Finanza, che troneggia sulla marna di Punta Bianca, che si vuole destinare a museo etnoantropologico, punto di riferimento per i turisti e centro di educazione ambientale.