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Si è conclusa ieri la seconda edizione del “Pianeta Mare Film Festival“, un evento internazionale di cui Marevivo è partner culturale, che si svolge a Napoli – proprio nella città in cui sono nati il cinema ad opera di Étienne-Jules Marey e la moderna biologia marina ad opera di Anton Dohrn – e che esplora il legame tra l’essere umano, il mare e la pellicola attraverso film, cortometraggi, dai primi esperimenti di cronofotografia agli smartphone dei giorni nostri.

Si tratta del primo festival italiano che può vantare la partnership del Sustainable Development Solutions Network delle Nazioni Unite, con il compito di mobilitare il mondo scientifico e culturale alla ricerca di nuove soluzioni per lo sviluppo sostenibile.

Dall’Università di Udine a quella del Salento, dal Politecnico di Milano al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, sono stati moltissimi i giovani studenti registi e videomaker provenienti dalle università e dalle accademie di cinema di numerose città italiane ad aprire l’evento. Due le sezioni di concorso: “Features film” dedicata ai lungometraggi e “Short movies” riservata ai cortometraggi. In totale sono state selezionate 20 pellicole tra film e corti in competizione, scelti tra le 120 opere ricevute da registi e registe di 31 diverse nazioni, dall’India al Brasile, con età media under 40.

Anche quest’anno, il Festival, organizzato dall’Associazione culturale “Pianeta Mare Darwin Dohrn”, fondata dal giornalista Max Mizzau Perczel, insieme a numerosi scienziati di fama mondiale, come il biologo marino Ferdinando Boero (Presidente della Fondazione Dohrn e Vicepresidente di Marevivo) e il genetista Franco Salvatore, ha previsto una formula itinerante per aumentare la partecipazione in più luoghi e città.

A Napoli, le proiezioni si sono suddivise tra il cinema Academy Astra dell’Università di Napoli Federico II nel centro storico, il Museo Darwin-Dohrn in Villa Comunale sul lungomare e la sala Saffo alla Città della Scienza a Bagnoli. E poi i cortometraggi in concorso e i ‘cortissimi’ con smartphone del Laboratorio creativo under 30 del Festival arriveranno a Milano alla Centrale dell’acqua, a Roma in “Europa experience – David Sassoli” e poi a Bruxelles al Millennium Film Festival diretto da Zlatina Rousseva.

Fuori concorso, tre pellicole di grande qualità con proiezioni tutte al Museo Darwin-Dohrm: nella giornata inaugurale “The Illusion of Abundance” di Erika Gonzalez Ramirez e Matthieu Lietaert, “Méditerranée: la face immergée des Volcans” di Gil Kebaïli, Luc Marescot e Roberto Rinaldi che racconta la spedizione scientifica guidata dal vulcanologo Francesco Italiano esplorando i vulcani ‘sepolti’ nel Mezzogiorno d’Italia e infine “Open Arms: la legge del Mare” di Marcel Barrena che è stato presentato da Veronica Alfonsi, Presidente di Open Arms Italia.

La transizione ecologica che siamo chiamati a intraprendere non potrà aver luogo senza che avvenga innanzitutto un cambiamento culturale come quello chiesto ormai da anni da Papa Francesco. La Stazione zoologica Anton Dohrn con le sue strutture aperte al pubblico ha proprio lo scopo di generare cultura in campo marino e questo Festival fa parte di questa strategia.” ha affermato Ferdinando Boero, Presidente del Festival e della Fondazione Dohrn.

Napoli grande capitale del Mediterraneo, con questo Festival si riappropria della sua funzione di guida che ha avuto nei secoli. Mettere insieme cultura e scienza è un’operazione indispensabile per la mission di Marevivo che vuole rendere consapevoli gli abitanti del pianeta Terra, del ruolo fondamentale che gioca il Mare nel nostro futuro legato indissolubilmente alla salute e alla salvaguardia della biodiversità marina. Una comunicazione con basi scientifiche è uno straordinario strumento per arrivare all’obiettivo e questo Festival ha tutti i numeri per esserlo.” ha dichiarato Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo.