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Tante novità per la seconda edizione triestina del progetto patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dal Comune di Trieste per sensibilizzare sulle conseguenze del “littering” e raccogliere dati utili per capire e prevenire il fenomeno

Sbarca a Trieste con il talk “#Piccoligestitalk Innovazione Tecnologica e buone pratiche per salvaguardare l’ambiente: un connubio per le Smart Cities del futuro” l’edizione 2023 di Piccoli gesti, grandi crimini, il progetto realizzato da Marevivo in collaborazione con BAT Italia, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Comune di Trieste, che mira a sensibilizzare cittadini e Amministrazioni locali sul “littering”, ovvero l’abbandono nell’ambiente di mozziconi e piccoli rifiuti come bottigliette, tappi e scontrini, e a raccogliere dati utili per capire e prevenire il fenomeno.

La campagna è stata presentata oggi presso il Palazzo della Regione alla presenza di Fabio Scoccimarro, Assessore regionale alla difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile, Sebastiano Callari, Assessore regionale al patrimonio, demanio, servizi generali e sistemi informativi, Serena Tonel, Vicesindaco del Comune di Trieste, Maria Cristina Pedicchio, Delegata regione Friuli Venezia Giulia di Marevivo, Andrea Di Paolo, Presidente di BAT Trieste, Francesca Saule, Europe Digital Marketing Growth Hub Lead di BAT e Luigi Borgogno, General Manager di JustOnEarth. Nel corso dell’evento è stato evidenziato anche il ruolo abilitante della tecnologia a supporto delle amministrazioni locali e delle smart city. Dopo il lancio nazionale del 13 aprile scorso a Roma e la prima tappa di Napoli, Trieste è la seconda città a ospitare la campagna “Piccoli gesti, grandi crimini”, che nel mese di settembre toccherà anche il Comune di Firenze.

Un “piccolo gesto”, quello di buttare a terra un mozzicone di sigaretta o un piccolo rifiuto, che può apparire trascurabile ma che, in realtà, causa un gravissimo danno ambientale. Ogni anno in Italia il 64% delle sigarette fumate in luoghi pubblici, tra cui parchi, giardini, piazze e strade, viene smaltito in modo improprio, abbandonando il mozzicone a terra. In Italia c’è ancora poca consapevolezza del fenomeno del littering di mozziconi e piccoli rifiuti e della necessità di arginarlo, al punto che il 40% dei cittadini ignora l’esistenza di una normativa specifica contro l’abbandono dei rifiuti di piccole dimensioni.

Il filtro di sigaretta è tra i materiali più pericolosi per l’ambiente. È composto da acetato di cellulosa che non si biodegrada ma si scompone in migliaia di microplastiche che rimangono nel mare per sempre. A fronte di un italiano su 5 che dichiara che non getterebbe mai rifiuti per strada, il 24,3% quando si trova all’estero presta maggiore attenzione, perché ha la percezione che fuori dal nostro Paese gli spazi siano più curati, le leggi maggiormente severe o perché teme di essere giudicato negativamente; il 17,3% riconosce che essere in un ambiente pulito e con più cestini disincentiva l’abbandono dei piccoli rifiuti, mentre quasi il 13% evita questo comportamento perché, accanto a regole più rigide, teme la certezza della pena. Inoltre, le azioni di sensibilizzazione e di accrescimento della consapevolezza dei cittadini, tramite attività concrete come la distribuzione di posacenere portatili e il miglioramento della posizione e della visibilità dei cestini, possono risultare fondamentali per contrastare l’abbandono dei mozziconi[1].

Nonostante questo, molti fumatori non smaltiscono correttamente i mozziconi delle sigarette, così oggi una gran quantità di essi invade fiumi, coste e spiagge, finendo in mare. Scambiati per cibo, così come altri rifiuti quali tappi, sacchetti e piccoli pezzetti di plastica, vengono ingeriti da uccelli, pesci, tartarughe, che possono arrivare anche a morire a causa di avvelenamento da tossine o soffocamento.

Proprio con l’obiettivo di aumentare sensibilità e consapevolezza sulle conseguenze del littering, è stata collocata in Piazza Unità d’Italia – dal 7 al 12 settembre – un’installazione artistica: la sagoma di oltre 20 metri di un delfino, il simbolo di Marevivo, al fianco della quale è presente la riproduzione in scala gigante di un mozzicone, in rappresentanza di tutte le “armi del delitto”, i piccoli rifiuti gettati nell’ambiente. Nelle ore notturne, l’installazione si accende con la proiezione sulla pavimentazione della piazza di una “heat map” che evidenzia idealmente le aree colpite dal littering a basso, medio ed alto rischio. Con il passare dei giorni, la mappa cambierà progressivamente il colore passando dal rosso dell’allerta all’azzurro delle acque cristalline, per evidenziare visivamente i progressi raggiunti con l’attività di sensibilizzazione.

Di fianco alla heat map sarà collocato anche un totem digitale che proietterà un video esplicativo della tecnologia di monitoraggio, un recap delle precedenti edizioni di campagna e le indicazioni per la sottoscrizione del manifesto Marevivo sulla pagina www.piccoligesti.eu. Inoltre, i volontari di Marevivo – nelle giornate del 7 e 9 settembre – distribuiranno per le strade della città 5.000 posacenere tascabili e riutilizzabili, in plastica riciclabile. Per le vie cittadine saranno affissi 60 manifesti informativi con un QR Code attraverso il quale le persone potranno interagire con il sistema di intelligenza artificiale “MARINA” e conoscere di più sul “littering” e sulle pratiche utili a contrastarlo.

[1] Studio Consorzio Erion Care “L’abbandono dei mozziconi nell’ambiente: strategie e soluzioni per evitarlo”, 2023.

La campagna non ha solo l’obiettivo di sensibilizzare le persone su questo problema. Ha infatti anche lo scopo di raccogliere, in modo scientifico, dati e informazioni utili a gestirlo più efficacemente, con la partecipazione attiva di cittadini e Istituzioni, indagando la loro opinione sullo stato di pulizia di specifiche zone urbane della città, sulle principali cause del fenomeno e sull’efficacia delle iniziative anti-littering. I dati raccolti verranno integrati con i risultati del monitoraggio di JustOnEarth sullo stato di pulizia reale delle città, mettendo in evidenza potenziali correlazioni tra la propensione dei cittadini all’utilizzo di posacenere tascabili e la riduzione dei mozziconi abbandonati nelle aree urbane.

Anche quest’anno, la tecnologia sarà protagonista della campagna, grazie al supporto della start up italiana JustOnEarth (specializzata in Intelligenza Artificiale, Computer Vision e Remote Sensing Satellitare) che effettuerà il monitoraggio del littering nelle aree di Piazza Unità d’Italia, Lungomare Barcola, via San Nicolò/Borgo Teresiano, via XX Settembre e zona Cavana. La tecnologia della start-up che sfrutta dati satellitari, Intelligenza Artificiale e open-data verrà utilizzata per monitorare il flusso delle persone, l’inquinamento correlato, il littering prodotto, la qualità dell’aria e l’impatto sui beni architettonici dell’inquinamento prodotto nelle aree prese in esame. Gli algoritmi di Intelligenza Artificiale consentono, infatti, di aggregare migliaia di dati per rendere disponibili informazioni chiare, fruibili da tutti e in grado di sviluppare previsioni e modelli migliorativi per minimizzare l’impatto delle attività umane nei confronti dell’ambiente. Sarà quindi possibile raccogliere informazioni utili all’Amministrazione locale per valutare i comportamenti del pubblico durante la campagna e di conseguenza la loro consapevolezza ambientale, oltre che linee guida utili in ottica di gestione sostenibile.

Grazie al coinvolgimento di JustOnEarth, che impiega tecnologia satellitare e intelligenza artificiale, tutti avranno l’opportunità di contribuire alla tutela dell’ambiente: i cittadini potranno segnalare la presenza di mozziconi e piccoli rifiuti sulla piattaforma www.piccoligesti.eu che conterrà un’open data map digitale, mentre le Amministrazioni locali potranno utilizzare le segnalazioni e i dati elaborati dal monitoraggio per efficientare i servizi di pulizia.

La Fondazione Marevivo è impegnata da tempo nella tutela della salute del mare e delle acque in generale e nella lotta alle diverse forme di inquinamento che stanno mettendo a rischio il Mediterraneo.” ha dichiarato Cristina Pedicchio, Delegato Marevivo per il Friuli Venezia Giulia. “Informare e coinvolgere i cittadini, rendendoli partecipi e consapevoli che ogni nostra azione ha un impatto sul mondo che ci circonda, rappresenta una delle nostre priorità; il tutto in linea con i più recenti indirizzi della Commissione Europea e della Missione Starfish 2030: Restore Our Ocean and Waters.

“Il futuro sarà fatto di sostenibilità e rivoluzione digitale. BAT vuole essere al fianco delle pubbliche amministrazioni per affrontare queste sfide e fornire degli asset strategici, con idee e soluzioni innovative e integrate per guidare la transizione verso un modello di smart city all’avanguardia”, ha commentato Francesca Saule, Europe Digital Marketing Growth Hub Lead di BAT. “Siamo orgogliosi di portare il progetto ‘Piccoli gesti, grandi crimini’ 2023 in un numero sempre maggiore di città e, soprattutto, di confermare ulteriormente il legame significativo della nostra azienda con Trieste, mettendo le nostre risorse al suo servizio per accompagnare cittadini e istituzioni in un percorso virtuoso di tutela dell’ambiente”, ha aggiunto Andrea Di Paolo, Presidente di BAT Trieste.

“Per migliorare l’ambiente nel quale viviamo è necessario prima cambiare il nostro approccio culturale, ed è impossibile farlo senza le giuste informazioni. JustOnEarth permette di misurare quasi in tempo reale ciò che fino ad ora non era misurabile, come l’inquinamento prodotto dal flusso antropico, la quantità di littering ad esso correlata e molto altro. Con l’utilizzo di queste informazioni e le simulazioni predittive correlate è possibile intervenire sui problemi e dare le giuste informazioni alle comunità”,  ha commentato Luigi Borgogno, General Manager di JustOnEarth.

“La Regione sta utilizzando queste tecnologie per lo sviluppo di specifici settori di indagine e ricerca – ha commentato l’Assessore regionale al patrimonio, demanio, servizi generali e sistemi informativi Sebastiano Callari – e iniziative come queste contribuiscono a coniugare tecnologia e ambiente in un percorso virtuoso che consenta un efficace uso delle risorse. Tecnologie come i big data e l’intelligenza artificiale sono oggi degli efficaci strumenti di supporto alle decisioni in molti settori come la pianificazione urbana, la gestione delle risorse e la mitigazione dei rischi naturali”.

“Dobbiamo fare in modo che i piccoli gesti dei nostri comportamenti ambientali di oggi possano essere giudicati positivamente anche domani, allorché emergeranno nuove consapevolezze ecologiche, e come amministratori dobbiamo avere la forza di agire pensando ai prossimi decenni e non alle prossime elezioni – ha dichiarato l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro – Oggi si delineano posizioni talebane che vedono l’uomo come nemico dell’ambiente: invece l’uomo può governare la natura, sia per il ruolo che gli attribuisce al centro del creato la tradizione giudaico-cristiana sia negli approcci laici basati sulla ragionevolezza”.

“Siamo orgogliosi di mettere a disposizione la nostra bellissima Piazza Unità per lanciare un segnale importante – il commento del Vicesindaco di Trieste Serena Tonel – non solo per il rispetto dell’ambiente ma anche verso l’educazione dei citatdini. Anche un gesto quasi insignificante per l’individuo come l’abbandono dei piccoli rifiuti ha un grande impatto sulla collettività. Sensibilizzare su questo tema è doveroso, grazie a BAT e Marevivo per questa iniziativa. Il potere evocativo dell’arte, scelto per l’installazione di Piccoli Gesti Grandi Crimini, ha la forza adatta per muovere le coscienze”.