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Le oltre 200 organizzazioni italiane, tra cui Marevivo, che hanno aderito al Manifesto per la Nature Restoration Law, accolgono con grande soddisfazione l’approvazione della legge europea per il ripristino della natura, scaturita dal voto di oggi dell’Assemblea plenaria del Parlamento Europeo.

Si tratta di un risultato di straordinario valore, considerata la portata di questa legge e gli effetti che, una volta avviata la sua attuazione, si avranno in tema di arresto del declino della biodiversità, rigenerazione di ecosistemi e habitat, mitigazione e adattamento cimatici, conservazione del capitale naturale, greening dei centri urbani.

A rafforzare il successo dell’iter della legge c’è la grande mobilitazione che proprio intorno alla legge si è creata, grazie alle organizzazioni italiane ed europee, alla comunità scientifica, ai cittadini e alla società civile, i cui numeri, a cominciare da quelli del milione di firme raccolte e dei seimila scienziati, sono davvero eloquenti.

Il voto di oggi  sarà fondamentale per la prosecuzione del Green Deal europeo di cui questa legge rappresenta uno dei pilastri. Presentata dalla Commissione europea un anno fa e già approvata dal Consiglio europeo, si tratta di una vera e propria legge per la natura, con obiettivi vincolanti per recuperare gli ecosistemi danneggiati: almeno il 20% delle aree terrestri e marine degradate entro il 2030 e il 100% entro il 2050. Una legge ambiziosa che rappresenta un punto di svolta per la natura, il clima, l’economia e la sicurezza dei cittadini europei.

Il Governo italiano, purtroppo, si oppone però all’applicazione di questa legge, che sarebbe fondamentale per il nostro Paese. Lavorare sul ripristino degli ecosistemi in Italia è fondamentale, dato l’enorme patrimonio naturale che conserva: la sua collocazione geografica, infatti, rende la nostra penisola particolarmente soggetta agli impatti del cambiamento climatico che si innestano in un territorio già compromesso da decenni di cementificazione selvaggia, con evidenti conseguenze negative sulla sicurezza delle persone, sull’agricoltura e sulla salute dei cittadini.

Anche il Prof. Roberto Danovaro, Docente di Biologia marina, Ecologia e Sostenibilità ambientale dell’Università Politecnica delle Marche e membro del Comitato Scientifico di Marevivo, ha spiegato in un’intervista a La Repubblica che benefici può portare un progetto del genere all’economia nazionale.

La Restoration Law è a mio parere la legge più importante fin qui concepita dall’Unione Europea in ambito ambientale, è un faro per il mondo intero, tanto che nazioni come il Canada e gli Stati Uniti la stanno già studiando per replicarla nei loro contesti. Innanzitutto, è fondamentale per il contrasto al cambiamento climatico, poi serve di sicuro ad aumentare la pescosità del mare e sappiamo quanto la nostra economia si basi su questo settore. Considerato che l’Italia detiene il 21,6% del Mediterraneo, la Restoration Law è un investimento su di noi, su una economia rigenerativa che va ben oltre l’economia circolare, un’economia meta-sostenibile, che supera il semplice ‘non danneggiare’ perché ripara” ha dichiarato.

QUI LA LISTA DELLE ASSOCIAZIONI ADERENTI