È dalla natura, nel nostro caso dal Mare, che dobbiamo imparare la resilienza, e non è una frase fatta! Sì, perché, oltre alle brutte notizie di cui sentiamo parlare ogni giorno e di cui l’uomo è la causa principale – inquinamento da plastica, animali intrappolati o uccisi da attrezzi da pesca – per fortuna ci arrivano buone notizie…dai fondali.
Parliamo di un altro salvataggio subacqueo a opera della Divisione Sub di Marevivo: un’operazione di riposizionamento di un grosso ramo di corallo nero portata a termine al largo di Arenzano da un gruppo di 8 subacquei, provenienti da tutta Italia.
Il ramo di corallo, lungo circa 1,5 metri, si trovava a una profondità di 60 metri ed era cresciuto sul ponte (pipe line) della petroliera Haven, protagonista del più grave disastro ambientale del Mediterraneo. Una vittoria della vita marina: nonostante le fiamme e il disastro una biostruttura è riuscita a nascere e donare bellezza. Può accadere che i relitti siano dei substrati molto comodi che rendono i fondali, spesso spogli come quelli sabbiosi, molto ricchi di vita.
Il corallo era stato sradicato – violentemente reciso probabilmente da una rete o una lenza da pesca – e si trovava sdraiato a terra e avvolto in una cima vagante. Il progetto di riposizionamento utilizzato dal responsabile della nostra Divisione Sub, Massimiliano Falleri, si è basato sull’operato sperimentale di riposizionamento per forme di vita bentoniche ancorate sul fondo, usato da Marevivo in diverse zone d’Italia. La base è stata saldata grazie a uno speciale mastice subacqueo che ha permesso di ricreare il piede di ancoraggio e il ramo è stato bloccato da alcune staffe in ferro a forma di “L” che sono state successivamente rimosse.
Ultimamente, molti subacquei vanno a vedere questo corallo nero tornato a essere interessante sito di immersione. La nostra squadra si è immersa la scorsa settimana, a circa 6 mesi dall’operazione, nelle acque liguri per monitorare lo stato di salute e di crescita del corallo.
Nessuna paura: grazie all’intervento dei nostri Subereroi (!) l’Anthipatella subpinnata cresce rigogliosa e sta benissimo.