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Il Phygital Sustainability Expo è il primo e unico evento in Italia esclusivamente dedicato alla transizione ecosostenibile dei brand di moda e di design, organizzato da Sustainable Fashion Innovation Society e giunto quest’anno alla quarta edizione.

A Roma, presso il complesso archeologico dei Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali, dal 5 al 6 luglio, il Phygital Sustainabilty Expo rappresenta un’occasione di confronto e dibattito sulla transizione ecosostenibile per un settore così importante, come quello manifatturiero, che a oggi rappresenta uno dei pilastri fondamentali dell’economia nazionale.

Il programma si declina quest’anno in numerosi panel, momenti di dibattito, una sfilata narrata e attività interattive: l’obiettivo è quello di coinvolgere e sensibilizzare il pubblico verso una cultura sostenibile nella moda e nel Made in Italy.

Nel panel “Moda e Oceano“, la nostra Responsabile Relazioni Istituzionali, Raffaella Giugni, ha parlato dell’annoso problema dell’inquinamento marino causato da microfibre che arrivano in mare da ogni lavaggio dei nostri capi.

“Il mercato della moda riveste un ruolo importante in questa transizione ecologica e incide sulla salute del mare. L’industria della fast-fashion è tra i maggiori responsabili dell’inquinamento: produce un decimo delle emissioni mondiali di CO2 e rilascia nelle acque sostanze inquinanti e milioni di microfibre durante tutte le fasi della produzione e, infine, dell’utilizzo. Il problema delle microfibre rilasciate in mare è ormai di comune consapevolezza e il 35% è causato dal lavaggio di capi sintetici. Se non si inverte questa tendenza si prevede che, per il 2030, il 75% della domanda di fibre tessili riguarderà esclusivamente le fibre sintetiche. Bisogna cambiare questo paradigma e passare da un’economia lineare del “prendi, usa, getta” non più sostenibile, ad un’economia circolare che permetta di ridurre gli sprechi e l’inquinamento, rigenerare le risorse naturali e allungare la vita utile dei prodotti” ha dichiarato Raffaella Giugni.

Il Phygital Sustainability Expo rappresenta l’evento di riferimento per il settore perché riunisce istituzioni, imprese e territorio in modo da valorizzare il sistema produttivo, creativo e manifatturiero del Made in Italy, accelerando così il processo della transizione ecosostenibile nella moda e nel design. In Italia la moda è al secondo posto del Pil nazionale, fattura 97 miliardi di euro l’anno. Questi sono dati del dicembre 2019, quindi pre-Covid. Negli ultimi due abbiamo avuto alti e bassi, eppure la moda sostenibile secondo il World Economic Forum è un settore in crescita del 9% l’anno. E’ tutt’altro che una moda passeggera. Si prevede di arrivare a cifre notevoli già nel 2030. Lavoriamo tutto l’anno per consapevolizzare il consumatore e aiutare questi brand nella loro conversione di filiera nella sostenibilità. Non lo chiamerei scetticismo, la chiamerei ignoranza. Innanzitutto è una grande mancanza di consapevolezza, perché il rispetto dell’ambiente è fondamentale.ha dichiarato Valeria Mangani, Presidente di Sustainable Fashion Innovation Society.