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Anche la Divisione Vela di Marevivo presente alla regata Coppa Regina dei Paesi Bassi

Da venerdì a 7 a domenica 9 Maggio riparte nelle acque dell’Arcipelago Toscano la regata COPPA REGINA DEI PAESI BASSI, giunta alla sua 44esima edizione.

Ancora una volta la Divisione Vela di Marevivo sarà presente per testimoniare il grande impegno che pone a queste tematiche il Circolo Nautico Vela Argentario nell ‘organizzazione di questa importante e storica regata.

La tutela del mare attraverso la salvaguardia della biodiversità e dell’ecosistema marino è al centro dell’attenzione in regata che ci vede occupati nel mantenere la rotta del percorso “plastic free e non solo,” assieme ad organizzatori ed equipaggi, impegnati a non utilizzare stoviglie di plastica monouso preferendo l’utilizzo delle stoviglie riutilizzabili” spiega Nicola Granati, Responsabile della Divisione Vela di Marevivo.

Per guardare il mare con occhi diversi e abbracciare una navigazione sostenibile, è importante utilizzare in navigazione l’applicazione OCCHIO AL MARE, disponibile gratuitamente per Android e IOS . Si tratta di uno strumento di semplice utilizzo che consentirà a tutti i naviganti di aiutare a raccogliere informazioni per difendere il mare.

Chiunque potrà dare il proprio contributo osservando e identificando con una fotografia specie marine, ma anche rifiuti, soprattutto plastica, che inquinano e deturpano i nostri mari”, aggiunge Granati, “I dati raccolti saranno elaborati da Marevivo e consegnati ad organismi internazionali. Al migliore avvistamento Marevivo si riserva di fornire anche un attestato”.

Alla regata parteciperà, quale alfiere della Divisione Vela Marevivo, l’imbarcazione Grand Soleil 48 di Enrico De Crescenzo e l’imbarcazione First 40 di Gianrocco Catalano già presenti nelle precedenti regate. Negli stessi giorni la Divisione Vela di Marevivo sarà presente anche alla tappa del campionato italiano degli Este 24 a Porto Ercole con l’imbarcazione ESTERINA di Fausto Cirillo.

La Divisione Vela Marevivo sarà inoltre presente sia al briefing iniziale nella giornata di venerdì 9 maggio che alla premiazione finale, con una targa “Marevivo”.

La Natura deve essere protagonista del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Apprendiamo con soddisfazione la notizia che il Presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi abbia inserito nelle consultazioni con le parti sociali previste per oggi i rappresentanti delle associazioni ambientaliste. Si tratta di un segnale importante, che ci fa sperare che il nuovo esecutivo abbraccerà la strada della sostenibilità così come indicato dal Recovery Fund.

Vorremmo contribuire all’analisi dei temi in discussione, inviando al Presidente Draghi il documento redatto e firmato da 14 associazioni del mondo ambientalista e della ricerca scientifica – già presentato al precedente Governo – che si sono unite per chiedere di prendere in forte considerazione la difesa della biodiversità e del mare, finora assenti nell’attuale bozza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

E’ importante rivedere l’attuale bozza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in un’ottica che ponga al centro la Natura, in termini di biodiversità ed ecosistemi, così come indicato dall’Unione Europea nel New Green Deal con il Next Generation EU.

Al contrario, denunciano i firmatari, nell’attuale versione del PNRR questa centralità è assente, mentre persiste quella logica “estrattiva” che ha guidato il nostro rapporto con la natura, considerata una mera “risorsa” da gestire a nostro vantaggio, e che ha portato ad un progressivo deterioramento del capitale naturale.

I capisaldi identificati dalla Commissione per la ripresa e la resilienza sono quattro, e uno riguarda la transizione verde e digitale, basata su sei pilastri: 1 – mitigazione del cambiamento climatico, 2 – adattamento al cambiamento climatico, 3 – protezione e uso sostenibile delle risorse acquatiche e marine, 4 – transizione all’economia circolare, 5 – prevenzione e controllo dell’inquinamento, 6 – protezione e restauro della biodiversità e degli ecosistemi.

L’ultima bozza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) non considera la Natura (in termini di biodiversità ed ecosistemi): mancano la Protezione e l’uso sostenibile delle risorse acquatiche e marine, e le misure dirette di protezione e restauro della biodiversità e degli ecosistemi.

Nel piano si cita più volte la visione di Salute Unica (One Health). Ricordiamoci tuttavia che essa vede la salute della natura come precondizione alla salute umana. La salute non si cura solo con medicina e farmacologia.

Il mondo ambientalista e quello della ricerca, quindi, richiamano il Governo alla piena adesione della visione del New Green Deal e del Next Generation EU, trattando direttamente la biodiversità e gli ecosistemi come valore primario da proteggere, conservare e gestire.

“È necessario che nel Piano siano aggiunte linee progettuali dirette e operative per la protezione e il restauro della biodiversità e degli ecosistemi” scrivono i firmatari. “La Commissione Europea considera biodiversità ed ecosistemi come trasversali a tutte le azioni proposte. Attualmente, nel PNRR, non lo sono. Lo devono diventare”.

Ci auguriamo che il nostro appello sia ascoltato e inserito nel programma di governo del nostro Paese.