Guardare il mare più a fondo
Marevivo e Navionics, con il supporto del Corpo della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera, si sono uniti per coinvolgere i diportisti nella campagna di avvistamento “BLUEREPORTER” nata per monitorare e recuperare i rifiuti accumulati sui fondali, che rappresentano oltre il 90% di quelli presenti in mare
DIVENTA UN BLUEREPORTER

se individui un rifiuto
sui fondali durante la navigazione
o le tue immersioni

puoi segnalarlo a Marevivo tramite
la funzione “CONNESSIONI”
dell’App Boating di Navionics

noi lo recupereremo, dove possibile,
in collaborazione con Capitaneria
di Porto/Guardia Costiera

L’App Boating
L’App Boating è lo strumento che guida la gente di mare fornendo dettagliate e sempre aggiornate carte nautiche, per chi va in barca a motore, a pesca, a vela, fa immersioni e per tutte le attività in acqua. È già disponibile per i sistemi Android e iOS.
Attraverso la funzione “Connessioni” si potrà inviare una segnalazione a Marevivo sulla presenza, la tipologia e la posizione di rifiuti rilevati sui fondali marini. Basterà scaricare l’App, creare un marker alle coordinate del punto di avvistamento e condividerlo con l’account dell’Associazione attraverso l’apposita funzione.

Segui le indicazioni per segnalare la presenta di inquinanti




Come inviare la segnalazione a Marevivo



LA COLLABORAZIONE CON
LA GUARDIA COSTIERA
Le segnalazioni ricevute andranno a costituire un database che Marevivo condividerà con la Guardia Costiera, partner del progetto, al fine di valutarne congiuntamente il possibile recupero, ma anche di garantire la sicurezza dei naviganti
LA MINACCIA INQUINAMENTO
La minaccia dei rifiuti nel mare
I fondali marini ricoprono circa il 70% della superficie terrestre e sono la destinazione finale di una quantità enorme di rifiuti prodotti dalle attività umane che ne compromettono l’ecosistema, a volte in modo irreparabile.
Più del 90% finisce sui fondali
Solo una piccola parte delle milioni di tonnellate di rifiuti che entrano in mare ogni anno è visibile, perché viene spiaggiato o galleggia sulla superficie, mentre più del 90% finisce sul fondo.
Il primato negativo in Italia
La biomassa pescata con lo strascico a profondità elevate, oltre i 1.000 metri, è spesso uguale o inferiore a quella dei rifiuti. L’Italia detiene il triste primato del fondale con la più grande densità di rifiuti al mondo nello Stretto di Messina.
RIFIUTI SUI FONDALI
IL PROBLEMA È GRAVE ANCHE SE SFUGGE AL NOSTRO SGUARDO
Il fatto che l'inquinamento dei fondali sfugga al nostro sguardo non deve falsare la gravità del fenomeno che riguarda:
• reti e attrezzi da pesca, plastiche, pneumatici, batterie, rifiuti ingombranti e tanto altro che finiscono per intrappolare e soffocare numerosi organismi marini;
• le plastiche che, con il tempo, si trasformano in microplastiche che vengono ingerite dagli animali entrando nella catena alimentare, con possibili rischi anche per la salute umana;
• alcuni rifiuti pericolosi sia per la navigazione che per i subacquei.
Tecnologia, passione per il mare e salvaguardia del suo ecosistema ci vedono uniti per una missione comune. Dedicando pochi minuti del tuo tempo potrai fare la differenza e aiutarci a proteggere il mare
