La riduzione e la chiusura di molte attività antropiche durante l’emergenza sanitaria vissuta dall’Italia hanno avuto un impatto sul nostro mare: in superficie, abbiamo visto gli animali marini riprendersi i propri spazi e nuotare felicemente nei golfi, nei porti e anche nei canali italiani.
Cosa è successo sott’acqua?
A questa domanda abbiamo deciso di trovare una risposta attraverso un’attività di osservazione subacquea per documentare lo stato dei fondali. I nostri sub non potevano immergersi durante il lockdown, per questo abbiamo chiesto al Ministro dell’Ambiente e del Mare Sergio Costa di supportare l’iniziativa e al Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, al Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, al Comandante Generale della Guardia di Finanza, al Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, al Comandante Generale dell’arma dei Carabinieri, al Ministero dell’Interno Dip. VV.F.-S.P.D.C. di consentire ai propri Nuclei Sommozzatori di effettuare immersioni esplorative . L’obiettivo è quello di avere un punto “zero” sullo stato del mare, una situazione che non si ripeterà e che ci dato l’opportunità di avere in futuro, un termine di paragone.
Guarda le immagini dell’operazione
Le prime immersioni
Tutte le meraviglie del Banco di Santa Croce, Foce Sarno e Punta Carena e della Grotta Azzurra a Capri
Il coro delle aragoste
Dopo due mesi senza navi, abbiamo potuto ascoltare per la prima volta le voci del Mediterraneo
La testimonianza del subacqueo
SkyTg24 ha intervistato Riccardo Cingillo della Divisione Sub di Marevivo. La sua testimonianza ci ha fatto emozionare
Le immagini delle operazioni sono state inviate al comitato scientifico formato dal Prof. Ferdinando Boero, Professore Ordinario di Zoologia dell’Università Federico II di Napoli, e dal Dott. Vincenzo Saggiomo, biologo marino, ex direttore generale della Stazione Zoologica A. Dohrn, rispettivamente Presidente e Direttore della Fondazione Dohrn, per poter essere esaminate. Una delle ricerche che è stata portata avanti, è quella sulla eco-acustica. La direttrice di queste osservazioni è Lucia Di Iorio dell’Istituto Chorus di Grenoble. L’Appuntato Marco Panico ha programmato gli idrofoni della Fondazione Triton in collegamento remoto con Grenoble.

I luoghi dell’operazione
Il 16 aprile 2020 i subacquei dei carabinieri di Napoli, sotto il comando del M.M Sandro Bucalo, si sono recati sulla secca del Campanile a S. Giovanni a Teduccio, in prossimità del porto di Napoli.
Il 17 aprile i sub si sono immersi nelle zone di Banco di Santa Croce, a Foce Sarno e Punta Carena e Grotta Azzurra a Capri.
Nello stesso giorno, i subacquei di Pescara hanno effettuato le immersioni: alla Piattaforma Giovanna a – Roseto degli Abruzzi (TE), alla Piattaforma Fratello Cluster a Pineto (TE), e nei pressi del porto di Ortona (CH).
A seguire, sono state fatte immersioni all’Isola delle Femmine (PA), a Messina, a Trieste e a Bari
Per chiudere sono previsti interventi alle Isole tremiti, Santa Marinella e in Liguria.
Cosa succede ai fiumi?
I fiumi sono ecosistemi fondamentali che contribuiscono a determinare lo stato di salute dei nostri mari. Iconico è il caso del fiume Sarno, tristemente conosciuto come uno dei fiumi più inquinati d’Europa, che durante il lockdown è tornato limpido e pulito. L’idillio è durato poco: con la riapertura delle attività industriali sono ripresi anche gli sversamenti che hanno reso le acque del Sarno nuovamente torbide e maleodoranti.

Il fiume Sarno durante e dopo il lockdown per il Coronavirus
Abbiamo segnalato la questione alle autorità competenti, in modo da portare l’attenzione sul problema e esortare per l’individuazione dei responsabili il prima possibile. Leggi di più >>