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Sono cominciate le analisi necroscopiche della balena ritrovata qualche giorno fa Sorrento. Le operazioni serviranno ad accertare le cause della morte e saranno portate avanti da un team guidato dal professor Sandro Mazzariol, professore all’Università di Padova e responsabile dell’unità di intervento del Cetaceans strandings Emergency Response Team (Cert), in collaborazione anche con il C.Re.Di.Ma., centro di referenza degli istituti zooprofilattici per gli spiaggiamenti di mammiferi marini sulle coste italiane.

L’esemplare più grande mai rinvenuto nel Mediterraneo

Con i suoi circa 20 metri di lunghezza e le 75 tonnellate di peso, la balena è il più grande esemplare mai rinvenuto nel Mediterraneo, tanto che si ipotizza sia un incrocio con una balenottera azzurra – il più grande animale sulla Terra.

Per questi motivi le operazioni di trasporto da Sorrento a Napoli sono state difficili e non senza imprevisti: lo scorso 19 gennaio è stata trainata dalla motovedetta della Capitaneria di porto ed ha lasciato il mare di Marina Piccola alla volta di Napoli, ma si è bloccata a poche centinaia di metri dalla partenza per via di una cima, spezzata dal troppo peso.

Le balene, un monumento della natura. Ma quante ne vengono uccise ogni anno?

Le immagini del corpo senza vita di questo enorme e magnifico esemplare ci sconvolgono. Pieni di tristezza guardiamo ad una balena morta per cause ancora sconosciute, eppure quante ne vengono massacrate per la carne e per il commercio, nell’indifferenza generale?

Giappone, Norvegia, Islanda, Russia, Corea e balenieri locali di diversi altri paesi hanno svolto le loro attività di caccia per decenni – e alcuni, come il Giappone, che ha abbandonato l’International Whaling Commission (Iwc) continuano a farlo – uccidendo migliaia di esemplari ogni anno.

Le balene sono straordinari animali selvatici, riconosciute tra le creature più intelligenti del pianeta, con comportamenti simili ai nostri. Vorremmo che tutti potessero vederle come le vediamo noi: creature sensibili, con una coscienza propria. Fondamentali per quel delicato equilibrio che regola la nostra vita sul pianeta.

Perché la balena è arrivata proprio a Sorrento?

«L’arrivo della balena proprio a Sorrento ha un valore simbolico fortissimo», afferma la presidente di Marevivo Rosalba Giugni.  «Il patrono di questa città è Sant’Antonino: di lui si racconta che abbia salvato un bambino ingoiato da una balena. Come si fa a non considerarlo un segnale?»

Le balene sono presenti da sempre nel Golfo di Napoli. Vi transitano molto cetacei perché è presente una fossa tra Capri e Punta Campanella dove si recano per nutrirsi. Quello che è insolito è la dimensione della balena: circa 20 metri. Un esemplare di questa grandezza non si è mai spiaggiato sulla costa sorrentina.