Si è appena conclusa la ventitreesima riunione delle Parti contraenti della Convenzione di Barcellona – Cop23, evento del programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente che si è svolto a Portorose, in Slovenia, al quale hanno partecipato 21 Paesi dell’area mediterranea e l’Unione Europea. Un appuntamento dedicato totalmente al monitoraggio, alla tutela e allo sviluppo sostenibile del Mare Nostrum e delle sue coste, al quale non potevamo mancare.
In questa sede, Marevivo ha sottoscritto la Dichiarazione MIO-ESCDE, sostenendo la missione volta alla protezione dell’ambiente naturale, del patrimonio culturale e alla promozione dello sviluppo sostenibile per un Mediterraneo di pace, rispettoso dei diritti naturali, umani e dell’inclusione intergenerazionale e di genere, in collaborazione con governi, organizzazioni internazionali e altri partner focalizzati nella creazione di sinergie capaci di rafforzare la partecipazione pubblica degli stati membri. Abbiamo inoltre ribadito a gran voce la piena disponibilità nel prendere parte al processo attuativo e decisionale mettendo a disposizione tutte le nostre risorse, capacità e conoscenze.
Presenti per l’Italia, Oliviero Montanaro, Direttore generale del Patrimonio Naturalistico e Mare, che è intervenuto in un evento sulle attività finanziate dall’Italia nell’ambito dell’Accordo bilaterale con l’UNEP/MAP, e un gruppo di studenti del “Liceo T. Tasso” di Roma che hanno lanciato un messaggio ai Ministri e ai partecipanti, affinché le decisioni adottate tengano conto delle conseguenze sul futuro e sulle vite dei cittadini, soprattutto dei più giovani.
A riprova del buon lavoro svolto e delle ottime sinergie createsi, è nato in questa sede specifica il Centro dei Cambiamenti Climatici con sede ad Istanbul, dedito al monitoraggio degli effetti del cambiamento climatico sul bacino del Mediterraneo. Il nostro paese fa la sua parte raggiungendo il primo e il terzo posto con Genova e La Spezia al premio Istanbul Environmentally Friendly City Award, istituito dalla Convenzione di Barcellona per la città più sensibile all’ambiente capace di mettere in atto politiche di sviluppo sostenibile e promuoverle.
L’incontro ha visto l’adozione di 14 decisioni, sia di governance che tecniche, volte a garantire la migliore protezione dell’ambiente marino e costiero del Mediterraneo e a rafforzare la cooperazione dei Paesi della sponda mediterranea sulle principali sfide legate agli obiettivi di tutela e di sviluppo di quest’area.
Di particolare rilevanza, l’adozione della “Dichiarazione Ministeriale di Portoroz”, che costituirà la guida strategica politica per la programmazione delle azioni regionali e nazionali del prossimo biennio, e la decisione di vietare lo sbarco da parte dei pescherecci in banchina di sei specie di razze e squali e di adottare misure di gestione e conservazione per altre tre: un grande passo avanti per il recupero di queste specie in grave pericolo di estinzione nel nostro mare.