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La Fondazione alla più importante manifestazione in Italia dedicata al mondo subacqueo

Anche Marevivo sarà presente all’Eudi Show di Bologna, dal 21 al 23 febbraio, per presentare le tante iniziative della Fondazione finalizzate a preservare e rigenerare l’ecosistema marino, e per festeggiare il traguardo dei 40 anni; era il lontano 1985 quando Rosalba Giugni e Carmen di Penta diedero vita all’associazione che da quattro decenni si batte per la tutela del mare.

“L’Eudi Show rappresenta un importante momento di incontro con tutta la comunità subacquea italiana per condividere i risultati raggiunti, ma è soprattutto un’ottima occasione per presentare i progetti di conservazione e salvaguardia in cui siamo impegnati – spiega Massimiliano Falleri, Responsabile Divisione subacquea Marevivo. –  Addetti ai lavori e non che visiteranno la manifestazione avranno la possibilità di entrare in contatto con la nostra realtà e partecipare attivamente alle nostre campagne di citizen science. Quest’anno, oltretutto, si tratta di un’occasione speciale visto che festeggeremo 40 anni insieme con Eudi che a sua volta compie 30 anni di attività”.

Oltre 200 gli eventi previsti nella tre giorni della kermesse, dove operatori del settore e curiosi potranno confrontarsi e aggiornarsi sul meraviglioso mondo subacqueo, attraversando le corsie del salone espositivo.

“La presenza di tre aree tematiche di Marevivo, coordinate dai volontari della Fondazione, sarà l’attrattiva di questa edizione – aggiunge Falleri. – Ci sarà un’area dedicata a raccontare 40 anni di attività, un’altra per il grande intervento “GhostNets insieme con Ispra nell’ambito del progetto “MER – Marine Ecosystem Restoration”, e infine la sala immersiva “Il mare in una stanza” per godersi l’esperienza virtuale tra gli splendidi fondali delle aree marine protette della Sicilia”.

Sabato mattina alle 10.30 sul palco Assosub, Raffaella Giugni, Segretario Generale Marevivo, introdurrà ai visitatori alcune delle più importanti iniziative intraprese dalla Fondazione in questi anni: le battaglie vinte, le campagne di ricerca, il progetto Marine Ecosystem Restoration – Ghostnets con la Dott.ssa Cecilia Silvestri, responsabile dell’intervento per Ispra, e il nuovo progetto AntiPathos sul corallo nero”, insieme con il Dott. Giovanni Chimienti dell’Università degli Studi di Bari.

È bene ricordare che la Divisione subacquea di Marevivo rappresenta il fiore all’occhiello della Fondazione, che sin dalla sua nascita comprese la necessità di avere “occhi e braccia operative” in fondo al mare. Oggi a vent’anni dalla prima operazione subacquea a Salina nel 2004, sono tantissime le attività in corso e quelle già portate a termine dalla Divisione: oltre 14.000 i metri di reti estratte dai fondali. Il futuro del mare è affidato anche a loro, agli “angeli blu”, sub membri della grande famiglia Marevivo che raccoglie intorno a sé professionisti appassionati, lavoratori infaticabili, tenuti insieme dall’amore verso il meraviglioso mondo sommerso.

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