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Alcuni biberon rilasciano fino a 16 milioni di microplastiche per litro. La temperatura svolge un ruolo importante

Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista Nature Food, ogni giorno un bambino ingerisce in media più di un milione di micro-particelle di plastica rilasciate dal biberon. Gli autori dello studio hanno preso in esame i modelli più venduti di biberon in polipropilene, seguendo le linee guida internazionali sull’allattamento raccomandate dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS): sterilizzazione del biberon e preparazione del latte con acqua a 70ºC per eliminare eventuali batteri pericolosi.

Il risultato è che alcuni biberon rilasciano fino a 16 milioni di microplastiche per litro. Il numero varia in base alla temperatura utilizzata: se l’acqua per la preparazione del latte viene riscaldata a 95ºC, la quantità di microplastiche può arrivare fino a 55 milioni per litro; scende a poco più di mezzo milione con l’acqua a 25ºC.

Secondo i ricercatori, un bambino di 12 mesi ingerisce ogni giorno in media 1,5 milioni di microplastiche. Il problema è più grave nei paesi sviluppati, dove l’allattamento al seno è meno frequente: l’esposizione giornaliera è di 2,3 milioni di microplastiche in America del Nord e 2,6 milioni in Europa.

«Non abbiamo informazioni sufficienti sulle potenziali conseguenze delle microplastiche sulla salute dei neonati», ha commentato uno degli autori, John Boland. Ciononostante, gli autori hanno raccomandato di limitare l’esposizione dei neonati alle microplastiche seguendo semplici accorgimenti: sciacquare i biberon tre volte con acqua sterilizzata fredda dopo la sterilizzazione, preparare il latte in polvere in un recipiente che non sia di plastica, non agitare troppo il biberon, non metterlo nel microonde. E per riscaldare l’acqua, non utilizzare un bollitore elettrico in plastica che libera «un numero simile di microplastiche».