MARE MOSTRO: un mare di plastica?
La campagna Marevivo contro l’inquinamento da plastica
Pesca illegale ed eccessiva, petrolio, veleni di ogni tipo riversati ogni giorno nel mare.
E poi c’è un mostro apparentemente inarrestabile che mette in pericolo tutto l’ecosistema marino: la plastica.
Come nasce
Dopo l’incontro a Washington, nell’ottobre 2015, con John F.Calvelli, presidente Wildlife Conservation Society (WCS), che ci chiese di sostenere la legge di messa al bando delle microplastiche nei cosmetici diventata poi legge federale grazie al Presidente Obama, abbiamo deciso di proporre la stessa cosa in Italia e oggi anche da noi vige il divieto di utilizzo delle microplastiche nei cosmetici da risciacquo.
Lancio Campagna
Per affrontare il problema, Marevivo nel 2016 ha lanciato, a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci, la campagna di informazione, sensibilizzazione e conoscenza “Mare Mostro”, realizzata in collaborazione con la Marina Militare Italiana e il CoNISMa ( Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare )
Lo studio
Lo studio “Le microplastiche: microfonti…di macroinquinanti!” realizzato per Marevivo dal gruppo di ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma, coordinato dal professore di Ecologia Giandomenico Ardizzone. Al centro dell’indagine le cause e le conseguenze della dispersione delle microplastiche in mare e del bioaccumulo di sostanze inquinanti derivanti dalla loro ingestione.
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La collaborazione di Marevivo
con la Guardia Costiera
l viaggio di “Mare Mostro”, si è svolto in collaborazione con gli uomini e le donne della Guardia Costiera. Nei mesi di grande attività della campagna, tutte le 15 Direzioni Marittime in Italia sono state coinvolte in un percorso che ha previsto incontri con il personale dei diversi Comandi territoriali e con gli stakeholder del mare con l’obiettivo di mettere in condivisione le informazioni per affrontare l’emergenza “plastica”.
Le Capitanerie sono il luogo ideale per generare e moltiplicare la presa di coscienza e la sensibilizzazione sul tema. Ogni giorno la Guardia Costiera protegge i nostri mari, si occupa della sicurezza in mare, della tutela dell’ambiente marino, della vigilanza sulla filiera della pesca marittima, ma ci sono sempre nuove minacce da fronteggiare, come la plastica.
Tappa dopo tappa, Marevivo e la Guardia Costiera si sono fatti promotori di workshop tematici con la partecipazione di tutte le articolazioni territoriali delle Direzioni Marittime e di compagnie di navigazione, associazioni di categoria pesca e cittadini.
Siamo legati all’oceano.
E quando torniamo al mare,
sia per navigarci che per
guardarlo, torniamo da
dove siamo venuti.
John F. Kennedy
LA MOSTRA
"Mare mostro: un mare di plastica?”
È il titolo della mostra divulgativa che ha seguito, tappa dopo tappa, la rotta di nave Vespucci. La mostra, nata sulla scorta di uno studio della Blue Factory di Marevivo, composta da giovani ricercatori, coordinati dal professore dell’Università “La Sapienza” Giandomenico Ardizzone, vuole sensibilizzare lo spettatore sul problema della plastica in mare. Ogni anno nel mondo vengono prodotte 280 milioni di tonnellate di plastica e si stima che nel 2050 diventeranno 400. Su questo scenario, si innesta la ricerca della Fondazione “Ellen MacArthur”, che prevede che per quell’anno ci saranno più plastiche che pesci in mare. Secondo alcune indagini, oltre il 10% di plastica prodotta viene gettato in mare, andando ad alimentare il “Mostro”.
GLI SVILUPPI DELLA CAMPAGNA NEGLI ANNI
Il nostro impegno costante contro l’inquinamento da plastica
L’intento di Marevivo è di portare avanti senza sosta la lotta contro questo Mostro. La posta in gioco è troppo alta, ne va della salute del Pianeta.
Ed è per questo che, dal 2016 ad oggi abbiamo lanciato petizioni, sensibilizzato l’opinione pubblica, combattuto perché venissero approvate leggi, ripulito foci dei fiumi, coste, spiagge e fondali dal nemico più temibile per il mare: la plastica.