Dopo essere stata Capitale italiana della cultura lo scorso anno, l’Isola di Procida si contraddistingue ancora una volta per le sue iniziative virtuose, stavolta nel campo della tutela ambientale e della lotta contro la plastica.
Davanti alle enormi quantità di bottigliette d’acqua usa e getta – il cui numero aumenta a dismisura soprattutto d’estate con il boom del turismo – l’isola ha infatti rilanciato per il terzo anno consecutivo il progetto “AcquaFreesca” promosso dall’associazione Procida Coraggiosa con il sostegno dall’Area Marina Protetta Regno di Nettuno. L’iniziativa coinvolge 28 attività, tra cui bar, ristoranti, lidi balneari e, da quest’anno, anche attività alberghiere e società di charter, con l’obiettivo di abbandonare gradualmente l’uso delle bottigliette di plastica per l’acqua e passare all’erogazione alla spina.
Un progetto che conferma l’attenzione della comunità locale e delle amministrazioni alle tematiche ambientali, e che si affianca all’iniziativa “Procida Isola compatta” realizzata da Marevivo nell’ambito delle “Blue Activities”, con l’obiettivo di sensibilizzare cittadini e turisti sull’importanza di preservare il proprio ambiente di vita con semplici gesti che non costano nulla, ma che aiutano il pianeta e soprattutto il mare.
Grazie al patrocinio del Comune di Procida, al contributo non condizionato della The Coca-Cola Foundation e al supporto degli istituti scolastici dell’isola e di decine di esercizi commerciali aderenti al progetto, “Procida Isola compatta” è stata rilanciata attraverso una campagna di affissioni sull’isola, per incoraggiare cittadini, studenti e turisti a dare un contributo concreto alla salvaguardia dell’ambiente, in particolare attraverso l’utilizzo dei tre eco-compattatori di bottiglie di plastica che Marevivo ha posizionato al Porto di Procida, a Marina di Chiaiolella e nella sede centrale dell’ISS “F. Caracciolo – G. Da Procida”.
È stato calcolato che, in un solo anno, le macchine hanno già “mangiato” e recuperato oltre 30.000 bottiglie. Messe una dietro l’altra, queste formerebbero una fila lunga 8 chilometri e mezzo, pari a oltre la metà della circonferenza dell’isola!
“Come Comune di Procida non possiamo che plaudire a queste iniziative, per vari motivi. Innanzitutto perché provengono dalle associazioni ambientaliste, che rappresentano la società civile, e sono quindi azioni spontanee; e poi perché hanno visto coinvolte tante attività e realtà locali, fatto che dimostra la sensibilità dei cittadini rispetto al tema della plastica usa e getta.” ha dichiarato l’Avv. Giuditta Lubrano Lavadera Assessore all’ambiente del Comune di Procida. “Tutte le nostre energie come amministratori sono e saranno investite nel proporre a cittadini – più e meno giovani – e turisti spunti e riflessioni per diffondere nuovi stili di vita capaci di rivoluzionare il mondo e l’ambiente in una direzione di maggiore cura e protezione.”
Speriamo che l’esempio di Procida serva come stimolo anche per altre isole, che sono un modello di comunità sostenibile da cui dobbiamo imparare come rispettare il mare. Solo tutti insieme possiamo attuare il cambiamento!