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DA RIFIUTI DI PLASTICA A ENERGIA PULITA

In cosa consiste il progetto

Insieme per il Mar Mediterraneo è l’iniziativa di Marevivo con il supporto di TEZENIS, volta a ripulire il nostro mare dai rifiuti plastici per garantire un futuro sempre più plastic free. Il fine però non è solo il recupero del Marine Litter ma la massima valorizzazione dello scarto plastico, secondo tecnologie e standard innovativi che possono essere da esempio per la corretta gestione dei rifiuti e fornire una soluzione da integrare su tutti i livelli della società. Sono stati recuperati  più di 10.000 kg di rifiuti di plastica dal Mar Mediterraneo e, attraverso un’attività sperimentale, una parte di questi è stata convertita in energia elettrica in un’ottica di economia circolare.

 

Il mare costituisce il 71% della superficie del pianeta. La salute del mare è fondamentale per il controllo dei cambiamenti climatici e la plastica è una delle minacce all’equilibrio di questo ecosistema. A causa della cattiva “gestione” circa 8-13 milioni di tonnellate di plastiche finiscono in mare ogni anno.

Il Mar Mediterraneo è un bacino chiuso dove le correnti fanno tornare sulle coste l’80% dei rifiuti. Lenze, reti da pesca, buste, bottiglie, flaconi, e molto molto altro: i grandi pezzi di plastica feriscono, strangolano e causano spesso la morte di animali come tartarughe marine e uccelli marini.

Sono 134 le specie tra pesci, uccelli, tartarughe e mammiferi marini che nel Mediterraneo sono vittime dell’ingestione di plastica con il risultato di blocco dei tratti gastrointestinali, danni fisici e meccanici agli apparati respiratori e di locomozione.

Questa plastica raggiunge anche noi: ingeriamo in media cinque grammi di plastica a settimana, l’equivalente di una carta di credito!

LE ATTIVITÀ DEL PROGETTO

LA PRIMA FASE

Grazie all’attività dei battelli ecologici “Pelikan” di Garbage Group che hanno pattugliato un’estensione di 240.000.000 m² tra porti, coste e foci dei fiumi per recuperare tonnellate di rifiuti di plastica, sono stati raccolti dal  mare più di 10.000 kg  di plastica, risparmiando al mare l’equivalente al peso di 1 milione di bottigliette di plastica.

Il battello ecologico Pelikan

LA SECONDA FASE

La seconda fase del progetto ha previsto, attraverso un’attività sperimentale, la conversione di parte dei rifiuti recuperati in energia elettrica e calore grazie al dispositivo Green Plasma sviluppato da IRIS: questo sistema si basa sull’utilizzo della tecnologia di conversione termochimica che, grazie alle alte temperature raggiunte (fino a 5000° C), consente di trasformare in gas qualsiasi composto organico, separandolo dalla matrice inorganica. Il gas viene quindi convertito in energia elettrica e calore: l’intero trattamento avviene in assenza di ossigeno, senza combustione, quindi i rifiuti non bruciano e non producono ceneri né emissioni nocive, consentendo di trasformare un rifiuto in una preziosa risorsa senza alcun ulteriore impatto negativo per l’ambiente innescando un virtuoso meccanismo di economia circolare.

Il pirolizzatore Iris

“Grazie ad anni di ricerca e sviluppo siamo arrivati ad una soluzione sicura, efficiente e compatta che trasforma i rifiuti in risorsaOra abbiamo una sfida ancora più grande da affrontare: utilizzare il nostro sistema brevettato Green Plasma per sviluppare progetti di economia circolare, con l’obiettivo di accelerare la transizione verso un mondo senza rifiuti, unendo mitigazione e prevenzione in un unico innovativo servizio per le comunità costiere e tutti i contesti isolati che hanno la necessità di essere autosufficienti”

Manuel Lai, Amministratore Delegato di IRIS

LA TERZA FASE

La terza fase del progetto ha previsto uno studio e analisi, al fine di fornire dati utili per la ricerca del settore. Il progetto è stato infatti supportato da uno studio scientifico svolto dal Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente (DiSVA) dell’Università Politecnica delle Marche ad Ancona, polo di studio Nazionale per queste tematiche, che ha condotto la caratterizzazione chimica dei rifiuti raccolti dal mare, la loro capacità di concentrare e trasportare contaminanti, gli impatti sugli organismi e sulla rete trofica. Inoltre lo studio ha analizzato la resa energetica specifica per le diverse plastiche raccolte in mare, dal valore energetico dei singoli materiali definendo il valore energetico di un’intera spiaggia da ripulire e introducendo un nuovo indicatore per i modelli di sostenibilità delle azioni di recupero ambientale.

Si tratta di un progetto estremamente ambizioso ed innovativo che permetterà di risparmiare tonnellate di rifiuti plastici al mare e, grazie all’utilizzo di nuove tecnologie disponibili, sperimentarne l’utilizzo in un percorso di economia circolare”. La tecnologia pirolitica verrà applicata alle plastiche raccolte dal mare senza trattamenti di pulizia, evitando dunque possibili costi di pretrattamento necessari per molte altre soluzioni, combinando le attività di pulizia, recupero e valorizzazione ambientale senza generare rifiuti, ma anzi trasformandoli in una risorsa per il recupero energetico”

Raffaella Giugni, Responsabile Relazioni Istituzionali di Marevivo

Guarda il report del progetto

Marevivo con Iris a Ecomondo

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Il Green Plasma

Come avviene la conversione di parte dei rifiuti recuperati in energia elettrica e calore grazie al dispositivo  sviluppato da IRIS

Le fasi del progetto

Un video riassuntivo delle azioni dell’attività

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