3R PER IL MARE
Rigenerare | Recuperare | Rispettare
Progetto per valorizzare e proteggere la biodiversità marina
Rigenerare, Recuperare, Rispettare: sono queste le azioni che il progetto intende mettere in campo per valorizzare e proteggere la biodiversità marina. Tre parole chiave che rappresentano la sintesi di una visione che guarda al futuro e al prezioso contributo che ciascuno di noi può dare, oggi, per salvaguardare il pianeta. Il depauperamento di oceani e mari, la crisi climatica, la perdita di specie animali e vegetali richiedono infatti un approccio integrato, inclusivo, e interventi che, pur nella loro specificità, non perdano mai di vista la necessità di informare e coinvolgere una fascia sempre più ampia di popolazione.
Fase 1
Rigenerare
Dare nuovo respiro alle risorse naturali
Proprio come la Terra, anche il mare ha le sue foreste, come quelle di Posidonia Oceanica, che producono più del 50% dell’ossigeno che respiriamo, assorbono Anidride carbonica e garantiscono la vita sul Pianeta. Ma il loro ruolo vitale è in pericolo a causa di una forte antropizzazione delle coste, della pesca a strascico, dell’ancoraggio selvaggio, dell’inquinamento. Se questi ecosistemi vengono degradati o danneggiati, perdono o diminuiscono la loro capacità di catturare il carbonio e, quello già immagazzinato, viene rilasciato, con conseguente emissione di CO2, contribuendo così ai cambiamenti climatici.
L’Attività
È previsto un intervento di riforestazione di 100 mq con rizomi di Posidonia oceanica nel Golfo di Palermo, nelle acque antistanti la borgata marinara denominata Acqua dei Corsari (Bandita). Si tratta di un’area degradata che in passato ospitava una rigogliosa prateria di Posidonia oceanica. Per valutare se l’operazione ha effettivamente prodotto il processo di recupero desiderato, il sito verrà monitorato a cadenza regolare sino alla fine del progetto. L’intervento di riforestazione è affidato alla Biosurvey.
Sulla base di dati disponibili si può stimare che 100 mq di prateria di posidonia, una volta a regime, potrebbero assorbire circa 8 tonnellate di CO2.
Fase 2
Recuperare
Contrastare il degrado secondo i principi dell’economia circolare
Secondo uno studio del 2017 di Pieter Jan Kole della Open University dei Paesi Bassi, pubblicato sulla rivista International Journal of Environmental Research and Public Health, le gomme delle auto costituiscono circa il 10% di tutte le microplastiche degli oceani del mondo. Infatti sebbene una buona parte dei penumatici usati venga smaltita correttamente, sono ancora troppi quelli che finiscono dispersi arrecando seri rischi per la salute e per l’ambiente. Gli pneumatici abbandonati nei fondali sono rifiuti che restano in mare per centinaia di anni e sono molto pericolosi gli animali marini che, entrando nella parte concava, rischiano di rimanere intrappolati non riuscendo più a uscirne.
L’Attività
Nei fondali limitrofi a quelli oggetto dell’intervento di riforestazione è stato individuato un importante quantitativo di copertoni abbandonati illegalmente che Marevivo, con la sua Divisione Subacquea e la collaborazione del Consorzio EcoTyre, vorrebbe procedere a recuperare e avviare a un corretto riciclo contribuendo a dare nuova vita ai rifiuti in un’ottica di economia circolare. Dagli pneumatici raccolti che possono essere riciclati è infatti possibile recuperare gomma, acciaio e fibre tessili.
Si stima di recuperare ed avviare al riciclo e/o al recupero n. 100 pneumatici di piccole/medie e grosse dimensioni.
Fase 3
Rispettare
Ocean and Climate Literacy
L’ambiente in cui viviamo e il mare in particolare, sono minacciati da un impatto antropico sempre più forte che mette a rischio la salute degli ecosistemi e conseguentemente anche la salute umana. Oltre a mettere in campo tutte le possibili contromisure per limitare le emergenze ambientali, è indispensabile attivare iniziative di educazione all’ambiente e alla sostenibilità, non solo per favorire la conoscenza della natura che ci ospita, ma soprattutto per fornire alle persone informazioni corrette e occasioni di conoscenza.
L’Attività
Il progetto prevede l’attivazione di laboratori di educazione all’ambiente e alla sostenibilità da svolgersi presso il Centro di Educazione Ambientale di Marevivo “Baia del Corallo” che si trova a Palermo, in località Sferracavallo, in un’area incastonata tra la Riserva Naturale Orientata di Capo Gallo e l’Area Marina Protetta Capo Gallo-Isola delle Femmine. Le attività sono rivolte a studenti e studentesse degli istituti secondari di secondo grado del territorio e sono gestite da esperti operatori di Marevivo.
Approfondimento
Le piante marine che producono ossigeno
Nel Mar Mediterraneo sono presenti n. 5 specie di fanerogame marine, vere e proprie piante e non alghe, e per questo caratterizzate da strutture ben differenziate come fusto e radici e dalla produzione di fiori, semi e frutti: Posidonia oceanica, Cymodocea nodosa, Zostera marina, Zostera noltii, Halophila stipulacea In particolare, la Posidonia è una specie di grande valore ecologico, endemica del Mediterraneo, cioè presente solo lungo le coste di questo bacino, dove forma estese praterie sommerse che occupano una superficie stimabile in circa 20.000 miglia quadrate e che costituiscono uno degli ecosistemi più importanti e ricchi di biodiversità del nostro mare. La posidonia è considerata un indicatore ecologico estremamente sensibile al cambiamento delle condizioni ambientali ed essendo una pianta, produce ossigeno. Trovandosi fino a 40 metri di profondità e catturando dunque la luce solare che penetra sott’acqua, è in grado di sviluppare il processo di fotosintesi clorofilliana mediante le sue lunghe e verdi foglie a nastro, contribuendo a produrre ossigeno, assorbire CO2 e contrastare l’effetto serra e l’erosione delle coste.
Grazie alla loro diffusione, le praterie hanno un ruolo principale anche nel garantire e difendere la biodiversità della fauna marina: un ettaro di prateria può ospitare fino a 350 specie diverse di creature marine offrendo rifugio e nutrimento a crostacei, pesci e a numerose altre specie di elevata importanza ambientale ed economica.