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Il progetto Marevivo per il monitoraggio e la protezione delle tartarughe Caretta caretta nel Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena

PERCHÈ È NATO IL PROGETTO

Il progetto nasce dalla volontà di monitorare, per la prima volta, i nidi di Tartaruga in alcune spiagge del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena.  A questa attività di conservazione della biodiversità si affiancano azioni con i pescatori per monitorare le catture accidentali (bycatch) di Caretta caretta e incontri con turisti e cittadini per informare e sensibilizzare sull’importanza di proteggere questa specie. Tartablu è realizzato con il contributo di Deloitte, la collaborazione del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena e il patrocinio del Comune di La Maddalena.

I DATI SULLA NIDIFICAZIONE IN ITALIA

Complice il cambiamento climatico e il surriscaldamento delle acque del mare, il 2023 si è rivelato un anno record per le nidificazioni di Caretta caretta. I nidi segnalati infatti sono stati 444 e sono risultati triplicati rispetto alla precedente stagione 2022. Di questi, 19 sono stati rinvenuti in Sardegna, evento piuttosto insolito a seguito del quale risulta particolarmente significativa l’individuazione dell’area dell’Arcipelago di La Maddalena per lo svolgimento del progetto Tartablu.

Qualche info sulla Caretta caretta

La Caretta caretta, o tartaruga comune, è una specie affascinante che popola il Mar Mediterraneo e si distingue per il suo carapace robusto e il colore dorato. Le femmine tornano sulle spiagge natali per deporre le uova, un evento di grande importanza per la conservazione della specie. La protezione della Caretta caretta richiede sforzi congiunti per ridurre l’impatto delle attività umane e preservare gli ecosistemi marini. Iniziative di conservazione e sensibilizzazione sono fondamentali per garantire un futuro sicuro a questa meravigliosa specie nel Mediterraneo.

LE MINACCE

Tra le specie a rischio, la Caretta caretta o tartaruga comune, che popola il Mar Mediterraneo, affronta una serie di minacce che la mettono a rischio di sopravvivenza, come la cattura accidentale, l’inquinamento marino, la presenza di reti da pesca abbandonate, la distruzione degli habitat costieri, il disturbo sulle spiagge di nidificazione” e il cambiamento climatico. Le reti da pesca, in particolare, rappresentano un grave pericolo, causando ferite o la morte per molte di loro.

Cosa prevede il progetto

MONITORAGGIO E TUTELA

Grazie al lavoro di esperti operatori verranno infatti monitorate per tutta l’estate e con l’ausilio di un drone, molte spiagge dell’arcipelago con l’obiettivo di intercettare eventuali nidi. In caso di avvistamento si provvederà a contattare l’Ente Parco, responsabile del nodo della Rete regionale per la conservazione della fauna marina (tartarughe e mammiferi marini), che provvederà ad avviare il protocollo di competenza. Per le attività di monitoraggio verranno utilizzati infatti i protocolli messi a punto dalla Rete Regionale per la Conservazione della Fauna Marina della Regione Autonoma della Sardegna.

SALVATAGGIO E CURA

A partire da agosto, gli operatori coinvolti saliranno periodicamente a bordo di pescherecci per monitorare, assieme ai pescatori, il bycatch, ovvero la cattura accidentale di tartarughe marine durante la pesca, un’occasione per valutare con il settore azioni strategiche di tutela e conservazione di questa specie in pericolo. Gli esemplari in difficoltà verranno recuperati in sicurezza mediante specifiche e idonee attrezzature, appositamente date in dotazione ai pescatori, e portati al centro di primo soccorso già attivo ubicato a Caprera e gestito dal Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, oppure in uno dei centri di recupero regionali per i casi di lunga degenza.

SENSIBILIZZAZIONE

La sensibilizzazione sui temi della tutela ambientale è fondamentale per educare a comprendere l’urgenza e l’importanza di preservare il nostro ambiente. Informare sulle sfide ambientali significa stimolare la consapevolezza critica, incoraggiare una cittadinanza informata e partecipativa per costruire un futuro sempre più sostenibile. Il progetto prevede, quindi, il coinvolgimento degli stabilimenti balneari per il monitoraggio e la protezione dei nidi e una serie di incontri di sensibilizzazione aperti a cittadini e turisti sul fenomeno degli spiaggiamenti e delle nidificazioni, ma anche e soprattutto azioni concrete sul campo.

IMBARCO SU PESCHERECCI PER MONITORAGGIO "BYCATCH"

Da agosto 2024 a luglio 2025, gli operatori effettueranno degli imbarchi mensili al fine di monitorare il bycatch di tartarughe marine durante la pesca. Questa azione vuole contribuire a ridurre la mortalità delle tartarughe e dei mammiferi marini causata dalla cattura accidentale (by-catch) nelle reti dei pescatori. Il progetto è un’occasione per valutare con il settore azioni strategiche di tutela e conservazione di questa specie in pericolo e punta a sensibilizzare i pescatori sull’importanza di adottare buone pratiche ambientali, valorizzando il loro ruolo di “sentinelle del mare” .

COSA PUOI FARE TU

Se sei sulla spiaggia e sei così fortunato da vedere una tartaruga che si sta avvicinando per deporre le uova, osservala da lontano. Se ti avvicini troppo o la disturbi, potrebbe spaventarsi e tornare in mare senza deporre le uova.

Spegni le luci! Non accendere torce, lampade o fuochi sulla spiaggia.

La deposizione avviene generalmente di notte e una luce artificiale, inclusa quella del cellulare, allontana le femmine in cerca di un luogo per nidificare.

Le luci possono attirare verso la direzione sbagliata le piccole tartarughe una volta che cominciano a uscire dal nido.

Se vivi vicino alla spiaggia, chiudi le tende e spegni tutte le luci che possano arrivare in spiaggia.

Porta via le sedie da spiaggia e i rifiuti, elimina tutto ciò che può essere di impedimento.

Richiudi le buche scavate nella sabbia, possono essere degli ostacoli insuperabili per questi animali.

Osservale a distanza.

Tieni i cani a guinzaglio.

Sei amico/amica delle Tartarughe?

Sebbene le tartarughe siano animali marini che non conoscono confini e si muovono in un areale piuttosto grande, hanno bisogno del nostro aiuto, ci sono molte cose che possiamo fare per loro anche a casa.

6 cose che puoi fare tu

Scegli solo prodotti certificati provenienti da pesca, acquacoltura e agricoltura sostenibili

Raccogli i rifiuti in mare e sulla spiaggia e conferiscili correttamente

Eleggi politici a livello locale e nazionale che si preoccupino di potenziare le leggi sulla sostenibilità
ambientale e di proteggere le tartarughe e altre specie animali e vegetali minacciate

Collabora come volontario a programmi di ricerca per proteggere spiagge, nidi e tartarughe

Osserva le tartarughe nidificanti o in mare solo con una guida qualificata

Condividi con altri il tuo interesse per le tartarughe marine e coinvolgili nelle attività di volontariato.

NUMERI UTILI

Se trovi tracce di tartaruga sulla spiaggia, scopri un nido oppure rinvieni una tartaruga ferita in mare o sulla spiaggia non toccarla, chiama subito

CAPITANERIA DI PORTO   1530

La difesa delle tartarughe marine e la loro sicurezza è importante per preservare la bellezza e l’equilibrio dell’ecosistema marino. Proteggiamo insieme il futuro degli oceani.