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72 organizzazioni della società civile europea ed internazionale si sono unite per chiedere al Parlamento Europeo che venga posta fine alla segretezza con cui le attività peschiere dell’Unione Europea vengono controllate e sanzionate.

In una lettera (itaeng) inviata ai membri del Parlamento Europeo pochi giorni prima del voto sulle modifiche al regolamento sui controlli nel settore della pesca che si terrà il 26 Gennaio all’interno della Commissione per la Pesca (PECH) e successivamente in seduta plenaria, le organizzazioni hanno sottolineato come la mancanza di trasparenza nella corrente implementazione del regolamento abbia di fatto impedito la prevenzione della pesca illegale nelle acque europee e di come abbia, al contrario, costituito grave minaccia alla sostenibilità delle risorse marine, alla sicurezza alimentare, alla biodiversità ed alla sopravvivenza delle comunità locali.

Nick Goetschalckx dell’organizzazione ClientEarth spiega: “Autorità nazionali ricevono milioni di euro all’anno per garantire che le regole europee vengano implementate correttamente. Al momento, tuttavia, è impossibile sapere se lo siano veramente. Quante bordate di pesca vengono ispezionate? Quante attività di pesca illegali sono state identificate e questi crimini ambientali sono stati effettivamente sanzionati? I dati non sono semplicemente messi a disposizione dei cittadini. Oltretutto, gli Stati europei continuano a poter disporre del diritto di veto sulla pubblicazione di queste informazioni da parte della Commissione Europea”.

Helen Darbishire, Direttore Esecutivo di Access Info Europe, aggiunge:La mancanza di trasparenza facilita la diffusione di disinformazione e fake news, e riduce la fiducia che i cittadini hanno nei confronti delle autorità di controllo sulla pesca. La trasparenza è fondamentale per assicurare che la pesca illegale non comprometta o indebolisca lo sviluppo del Green Deal Europeo. Ogni eurodeputato dovrebbe sostenere gli emendamenti che sono stati proposti per rendere il regolamento più trasparente”.

Secondo le organizzazioni firmatarie, per prevenire lo svolgimento di pratiche fraudolente ed assicurare la piena legalità e sostenibilità della pesca comune, alla Commissione Europea ed agli Stati membri dovrebbe esser richiesto di pubblicare dati aggregati su come il regolamento europeo sui controlli è messo in pratica e di facilitare informazioni sulle violazioni e rispettive sanzioni.

“Il lavoro che svolgono giornalisti ed organizzazioni della società civile è essenziale per smascherare pratiche di corruzione ed attività illegali. Senza dati su controlli, violazioni e sanzioni, è impossibile che questi attori riescano a svolgere il loro ruolo di controllo verso le istituzioni nazionali ed europee” dichiara Steve Trent, Direttore Esecutivo di Environmental Justice Foundation.

La proposta di portare più trasparenza su questi temi è già stata approvata dalla Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI) del Parlamento Europeo ed è in linea con la giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Le organizzazioni firmatarie della lettera chiamano ora al resto dei membri del Parlamento UE di unirsi ai loro colleghi ENVI e di porre fine alla segretezza all’interno del settore europeo della pesca portando il regolamento sui controlli in linea con i principi di trasparenza stabiliti dall’Unione.

“Per garantire società eque e sostenibili, Stati membri e membri del Parlamento Europeo, pescatori, consumatori e società civile hanno il diritto di ricevere le informazioni necessarie a valutare se il regolamento europeo sui controlli nel settore della pesca è equamente ed efficacemente implementato in tutti i Paesi dell’Unione Europea” conclude Vanya Vulperhorst, Direttore delle Campagne sulla Pesca Illegale e Trasparenza ad Oceana in Europa.

Organizzazioni firmatarie

Access Info Europe
ClientEarth
Environmental Justice Foundation
Oceana
Our Fish
Sciaena
Seas at Risk
The Fisheries Secretariat
The Nature Conservancy
WWF
Abogado del Consumidor
Academia Cidadã
Access to Information Programme
ALTER-EU
Article 19
Asociación ACIMA
Asociación Andaluza para la Defensa de los Animales (ASANDA)
Asociación Española de Acreditación de la Transparencia (ACREDITRA)
Asociación Pro Derechos Humanos de España (APDHE)
Association SOS Grand Bleu
BLOOM
Citizens Network Watchdog Poland
Clean Air Action Group
Coalition for Fair Fisheries Arrangements (CFFA-CAPE)
Corporate Europe Observatory
Défense des Milieux Aquatiques
Deutsche Umwelthilfe (DUH)
Diritto Di Sapere
Eaten Fish Soon Forgotten
Ecologistas en Acción
Environmental Investigative Forum (EIF)
ePaństwo Foundation
EUMANS
European Bureau for Conservation and Development (EBCD)
Fair-fish International Association
Fish for tomorrow
Flimkien ghal Ambjent Aħjar Malta
France Nature Environnement (FNE)
Fundació ENT
Fundación Global Nature
Fundación Lonxanet
Funky Citizens
Global Aktion
Greenpeace España
Greenpeace Italia
Informationsgruppe Lateinamerika (IGLA)
Innovación y Derechos Humanos
International Collective in Support of Fishworkers (ICSF)
International Lawyers Project
Low Impact Fishers of Europe (LIFE)
Marevivo
Marine Conservation Society
MedReAct
Naturschutzgesellschaft Schutzstation Wattenmeer e.V.
New Economics Foundation (NEF)
Öffentlichkeitsgesetz.ch (Swiss Foia)
Open State Foundation
Political Watch
Portuguese Society for the Study of Birds (SPEA)
Right To Know
Riverwatch
Romanian Academic Society
SEO/BirdLife
Surfrider Foundation Europe
Swedish Society for Nature Conservation (SSNC)
The Digital Freedom and Rights Association (DFRI)
The Good Lobby Italia
Transparency International EU
Vouliwatch
We Sign It (France en Europe)
World Sustainability Organization - Friend of the Sea program
WWF España