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Davide Besana è un personaggio unico nel panorama marinaresco: scrittore, illustratore, marinaio da sempre e vincitore di innumerevoli regate, amato per i suoi fumetti sulla vela.

Tra i suoi progetti più recenti, un programma di vela solidale chiamato “Sail The Children” con cui ha insegnato quel che da sempre meglio conosce – ossia dipingere e navigare – a circa 300 ragazze e ragazzi nei vari porti italiani toccati durante i mesi di navigazione.

Marevivo è felice di accompagnarlo nel suo prossimo viaggio e lo ha intervistato per saperne di più sul progetto. Qui le sue parole.

Gli obiettivi di "Sail The Children" e i risultati finora raggiunti

Sail the Children” è un progetto di inclusione sociale a favore di ragazzi in difficoltà socio economica, quelli che altrove si chiamano “poveri”, ovvero quelli che non hanno la possibilità di studiare disegno, navigare in barca, svolgere delle attività extra-scolastiche che li arricchiscano nello spirito e nella fantasia.

Il progetto consiste nel portarli in mare a bordo di cabinati a vela, insegnare loro le basi della sicurezza, dell’ambiente e della navigazione, farli lavorare in gruppo. Dopo la lezione di vela, che dura tutta la mattinata, e dopo un meritato piatto di spaghetti, spesso offerto dal circolo ospitante, si passa a una lezione di disegno che innanzitutto spiega i vantaggi del disegno per l’espressione: costa zero, è internazionale, permette di mostrare cose non viste o solo immaginate, e via dicendo.

Ma spiego pure come funzionano le barche, la loro similitudine con i pesci, come disegnare una figura umana, un fumetto, come preparare una sceneggiatura. E ovviamente parliamo di mare: ne abbiamo parlato salendo a bordo e ora lo facciamo in aula.

L'importanza di parlare con bambini/e e ragazzi/e del mare e del suo ruolo fondamentale

Lavorando sul mare e nel mare è inevitabile che se ne parli. I ragazzi anche se possono abituarsi al brutto, amano le cose belle, preferiscono l’acqua pulita a quella sporca, la vita alla morte.

Qual è il potere del fumetto nel trasmettere un messaggio legato alla sostenibilità?

Il fumetto è sintesi, e attrae sempre. Un disegno esprime ma un fumetto può fare ben di più, perché il testo, se ben diretto e con il giusto tono, può essere indimenticabile. A me vengono spesso citate battute che ho scritto trenta anni fa.

Perché hai scelto Marevivo come partner nel tuo Giro d'Italia in barca a vela?

Oggi si parla quotidianamente di ambiente, non per sensibilità, ma per i disastri che avvengono. E se ne parla a sproposito. Pure io ho le mie idee, ma non credo di essere autorevole, posso dirvi che l’acqua è calda, i temporali sono violenti e la fauna marina sta cambiando, ma che senso ha un pixel come la mia barca sul mappamondo? Per poter parlare di ambiente ho bisogno di un partner credibile, che mi aiuti a vedere con il giusto occhio l’acqua in cui navigo. E Marevivo mi sembra quello giusto.

I progetti in cantiere

Sto preparando la rotta dell’edizione 2024 di “Sail The Children”, che dovrebbe toccare (il mare non è una autostrada) il Mar Tirreno, il Mar Ionio, il canale di Sicilia, il mare di Sardegna e Mar Ligure. Sarò in giro per circa quattro mesi, vorrei raccogliere testimonianze sull’ambiente e sulle zone, anche piccole, in cui si è riuscita a invertire la tendenza al degrado.

Credo che una diffusione di sapere a chiazze sia la strada giusta per mettere in sicurezza il Mediterraneo. Un esempio? La raccolta differenziata è iniziata in pochi comuni, si è diffusa, è diventata legge. Gli scettici ormai sono pochi.

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