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«Io credo che una società, per dirsi civile, debba porsi come obiettivo principale il benessere delle persone che ne fanno parte, valutandone i bisogni e accogliendone le esigenze fondamentali. Ma il processo che io intendo è un processo essenzialmente culturale. Non c’è politica che tenga, non c’è regola scritta che possa risultare efficace e risolutiva se non si riesce, in prima istanza, ad arrivare alla coscienza, alla formazione psicologica e morale dei cittadini. Con questo intendo dire che alla fine tutti i discorsi sull’accoglienza, sull’integrazione, sulla comprensione risulteranno vani e vuoti se non accompagnati da una reale modifica, profonda e radicale, del senso di cittadinanza e di appartenenza.»

Queste le parole di Salvatore Cimmino nuotatore e atleta disabile, in occasione della conferenza stampa che si è svolta ieri a Roma al Foro Italico per presentare la sua “Discesa del Tevere a nuoto, per i diritti delle persone con disabilità e l’Ambiente”, per la XIX tappa dell’evento “A nuoto nei mari del globo, per un mondo senza barriere e senza frontiere”.

«Realizzare uno scivolo nelle abitazioni e negli edifici pubblici sarà a quel punto naturale com’è oggi naturale costruire una scala per arrivare al piano superiore di un’abitazione, non ostruire il passaggio sui marciapiedi, non occupare un parcheggio riservato alle persone con disabilità si trasformerà da regola imposta per legge a comportamento spontaneo e scontato e così via fino a concepire, finalmente, i progressi della ricerca scientifica come materia da condividere per migliorare la vita di tutti e non solo di pochi fortunati.»

Noi persone con disabilità dobbiamo collaborare aiutando gli altri a vedere gli ostacoli che quotidianamente affrontiamo, dobbiamo impegnarci e non stancarci di parlare, manifestare, aiutare a dare voce a chi voce non può avere. La mia prossima tappa è la Discesa del Tevere a nuoto, e con questa iniziativa sogno di riuscire a convincere il nostro Governo e il nostro Parlamento dell’importanza del Progetto di Legge sull’Equiparazione degli infortuni nella vita con gli infortuni sul lavoro, attualmente in corso di esame in Commissione Sanità e Affari Sociali del Senato, un progetto capace di coinvolgere tutti e pensato, da persona con disabilità, per le esigenze specifiche di ogni persona”.

Un progetto di legge nato per facilitare l’accessibilità alle prestazioni, protesi, e ausili tecnologici, nell’ambito di specifici piani riabilitativo-assistenziali, per aggiornare ogni anno, prima della discussione della Legge Finanziaria, il Nomenclatore Tariffario.  L’aggiornamento dovrà prevedere il ricorso alle migliori tecnologie disponibili per consentire il massimo livello di autonomia e si prevede che, per l’acquisto e la fornitura delle prestazioni e degli ausili elencati nel Nomenclatore Tariffario destinati a fronteggiare le disabilità più severe ed i bisogni più delicati e complessi, sia escluso il ricorso alla gara d’appalto.

Ad aspettare Salvatore Cimmino all’arrivo alla Darsena di Fiumicino c’erano i volontari di Marevivo ad accoglierlo calorosamente. Incredibile l’impresa compiuta: una discesa del Tevere a nuoto per oltre 50 km, iniziata alle 9:45 da Roma nei pressi del Ponte Duca D’Aosta, incoraggiato da tante persone, tra le quali lo sceneggiatore Enrico Vanzina, che si è conclusa a Fiumicino ben sette ore dopo!

Forza, Salvatore. Siamo tutti con te!