L'importanza delle foreste del mare
I mari del mondo, che producono più del 50% dell’ossigeno che respiriamo e assorbono circa il 30% dell’anidride carbonica prodotta dall’uomo, svolgono questa funzione vitale per la nostra vita e quella del pianeta grazie alle Foreste del Mare, cioè all’insieme degli organismi vegetali presenti nelle sue acque (fitoplancton e piante sommerse).
Il ruolo vitale delle Foreste del Mare
PRODUCONO + OSSIGENO
Il 50% dell’ossigeno che respiriamo viene dalle Foreste del Mare
CONTRASTANO I CAMBIAMENTI CLIMATICI
Le Foreste assorbono, a livello mondiale, il 30% della CO2 in eccesso
TUTELANO LA BIODIVERSITÀ
Sono un rifugio per il 25% di tutte le specie viventi del Mediterraneo
MITIGANO EROSIONE COSTIERA
Attenuano il movimento ondoso e riducono la quantità di sabbia portata via dal mare
Le foreste del mare sono importanti quanto le foreste terrestri
Ossigeno
2 mq di prateria di Foreste del Mare rilasciano in media giornalmente l’equivalente di ossigeno rilasciato da un albero adulto.
LE FORESTE DEL MARE
LA LORO FUNZIONE VITALE
Il Mare Mediterraneo è considerato un hotspot di biodiversità, cioè una regione caratterizzata da un’elevata diversità di ambienti e di organismi, gran parte dei quali sono minacciati o in pericolo, con oltre 17.000 specie, pari a circa il 7,5% degli organismi marini presenti sul pianeta e un numero stimato di circa 2.800 specie vegetali, di cui la metà sono di fitoplancton. Offre rifugio di oltre un quarto delle specie di flora e fauna del Mediterraneo anche se copre meno dell’1% dei suoi fondali.
FONDAMENTALE RUOLO ECOLOGICO
Tra le specie vegetali che caratterizzano le Foreste del Mare mediterranee, particolarmente importanti sono la Posidonia oceanica e la Cymodocea nodosa, piante che vivono sotto il livello del mare, non alghe come spesso vengono erroneamente definite, ma fanerogame marine cioè piante superiori composte da radici, fusto e foglie, che producono fiori, semi e frutti e ricoprono un fondamentale ruolo ecologico.
LE "NURSERY" DEL MARE
Formano infatti estese praterie sommerse considerate vere e proprie nursery che offrono riparo, cibo e protezione dai predatori a un gran numero di organismi marini che tra le loro foglie vivono, si sviluppano e si riproducono.
Una funzione analoga è svolta dalle alghe brune del genere Cystoseira, presenti solo nel Mediterraneo, che ricoprono fondali prevalentemente rocciosi in acque limpide.
La Posidonia oceanica, la Cymodocea nodosa e le alghe brune del genere Cystoseira possono essere considerate keystone species cioè specie alle quali è affidata, per così dire, la sopravvivenza di un intero ecosistema: senza di esse quel particolare ambiente deperirebbe o cesserebbe di esistere in breve tempo.
Questo patrimonio, di vitale importanza per la sopravvivenza del nostro mare, è in regressione in molte aree ed ha bisogno di essere tutelato, valorizzato e restaurato.
Ogni 30 minuti
dal 1980 nel Mediterraneo, si è persa un’area ricoperta di fanerogame marine pari a un campo di calcio. Ciò significa che nel tempo di gioco di una partita, tre campi di fanerogame marine scompaiono.
Oltre il 30%
delle praterie sommerse di fanerogame in Italia, si stima siano andati persi, come la Posidonia oceanica o di ambienti del coralligeno, e fino all’80% di foreste algali. E si prevede che, se non si interverrà con operazioni di ripiantumazione e restauro delle aree degradate, si arriverà ad una regressione del 21% entro il 2050 e del 46% nel 2100.