L'8 luglio è la Giornata Internazionale del Mediterraneo, scrigno di biodiversità
Il Mediterraneo è uno dei mari più piccoli del mondo, eppure sulle sue sponde si affacciano ben tre continenti, Europa, Africa ed Asia, e le sue acque si mescolano con quelle dell’Oceano Atlantico, del Mar Nero e del Mar Rosso. È un bacino semichiuso che occupa una superficie pari allo 0,82% del totale coperto dagli oceani ed ha un volume pari allo 0,32% del volume complessivo.
HOTSPOT DI BIODIVERSITÀ
Nonostante ciò, è considerato un hotspot di biodiversità, cioè una regione caratterizzata da un’elevata diversità di ambienti e di organismi, con un numero stimato di oltre 17.000 specie (circa il 7,5% degli organismi marini presenti sul pianeta).
Il tasso di specie endemiche, presenti cioè solo qui e in nessun’altra parte del mondo, è molto alto ed è compreso tra il 20 e il 30%.
A causa della particolare conformazione geologica e della vicinanza con l’Oceano Atlantico, la diversità delle specie tende ad aumentare da Est ad Ovest; la regione occidentale del Mediterraneo ha anche più endemismi, mentre quella orientale risulta più impoverita.
IL PATRIMONIO NATURALISTICO ITALIANO
L’Italia, situata al centro tra queste due regioni biogeografiche, è uno dei paesi più ricchi di biodiversità: delle specie marine mediterranee presenti nelle check-list nazionali e internazionali di flora e fauna (8.750 specie), il 10% è segnalato in Italia e delle 10 specie di cetacei segnalate nell’intero bacino mediterraneo, 8 sono regolarmente presenti con popolazioni nei mari italiani.
LE MINACCE
Il Mediterraneo è oggi fortemente minacciato da inquinamento da plastica, cementificazione delle coste, pesca non sostenibile, diffusione di specie invasive, cambiamento climatico, frammentazione e distruzione degli habitat.
QUALI SOLUZIONI?
Tutto questo patrimonio, per diventare anche un’importante risorsa economica, ha bisogno di essere tutelato, restaurato, valorizzato e reso fruibile con una regolamentazione che ne permetta un corretto e proficuo godimento.
L’istituzione di un numero sempre maggiore di aree marine protette è uno degli strumenti per combattere il suo degrado ed arginare il suo declino.